Camerun. 33.000 cittadini di lingua inglese in fuga
In Camerun la crescente instabilità delle regioni a maggioranza anglofona che reclamano l’indipendenza induce migliaia di persone a lasciare il paese e cercare rifugio in Nigeria, nello stato di Cross River
Una nuova crisi costringe decine di migliaia di cittadini del Camerun a lasciare il paese. Nell’estremo nord da anni è Boko Haram a creare insicurezza. L’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati, Acnur, e i missionari del Pime assistono decine di migliaia di profughi camerunesi e di rifugiati originari del nord est della Nigeria, dove ancora i jihadisti Boko Haram compiono attentati. Dal 2017 inoltre nelle regioni sud occidentali del Camerun, dove si concentra la minoranza anglofona, è andata crescendo la protesta della popolazione che sostiene di essere discriminata e marginalizzata dalla maggioranza di lingua francese e rivendica l’indipendenza dell’Ambazonia, questo il nome delle regioni anglofone. Il governo reprime con sempre maggiore violenza le proteste. Circa 33.000 persone hanno già cercato rifugio in Nigeria, nello stato di Cross River, dove l’Onu stimava invece di doverne assistere solo 10.000. Per questo molti rifugiati vivono in condizioni estremamente difficili, in attesa di ricevere aiuto. Il 23 gennaio l’Acnur ha annunciato un piano urgente di intervento per costruire dei campi in cui i rifugiati possano essere ospitati. Le autorità locali ne hanno iniziato la registrazione per poter disporre di dati accurati che consentano una adeguata assistenza.