Cambio di nome senza consenso
Una madre fa causa alla scuola perché la figlia, senza il permesso della madre, veniva chiamata dai professori con un nome maschile.
Jennifer Vitsaxaki, di New York, da tempo vedeva sua figlia depressa, ansiosa e non più desiderosa di andare a scuola. La figlia a quel tempo frequentava le scuole medie. Allora la madre iniziò ad indagare finchè scoprì che la figlia, per tutto l’anno scolastico 2020-2021, veniva identificata e chiamata dagli insegnanti, dietro consiglio di uno psicologo della scuola, con un nome maschile e pronomi maschili. E tutto questo senza il consenso della madre.
La signora Vitsaxaki allora ha trascinato in giudizio il Distretto scolastico centrale di Skaneateles perché ha violato i diritti fondamentali dei genitori sul consenso che obbligatoriamente devono prestare per iniziative di questo genere, nonché le loro convinzioni religiose. Il nostro tempo necessita di persone coraggiose come la signora Vitsaxaki.