Bologna: sospeso il Monastero della Santa
Poche monache nella comunità di cui fu badessa Caterina de' Vigri: resterà solo lei (incorrotta e seduta da secoli) a vegliare sulla città di cui è compatrona.
Quattro monache, troppo poche per proseguire la vita religiosa: una situazione già vista in altri luoghi che stavolta si ripete a Bologna, dove la federazione delle Clarisse di Veneto ed Emilia-Romagna ha deciso di sospendere (ma non di chiudere) nientemento che il "monastero della Santa", come è popolarmente conosciuto il monastero del Corpus Domini.
La "Santa" è Caterina de' Vigri (1413-1463), nobile ferrarese, che fattasi clarissa ne divenne prima badessa. Venerata già in vita dai bolognesi, era una religiosa poliedrica e tra l'altro una delle prime donne pittrici il cui nome ci è noto: fu lei stessa, per esempio, a illustrare i suoi scritti spirituali.
La decisione di sospendere e non di chiudere il monastero esprime «il desiderio [...] di non interrompere un rapporto che dura da secoli, auspicando che questa casa di preghiera possa riaprire presto le porte ad una comunità orante», comunica l'arcidiocesi attraverso il canale 12Porte. Subentrerà l'istituto Id di Cristo Redentore ad assicurare le celebrazioni religiose e a custodire la singolare reliquia del corpo incorrotto (e seduto!) di Caterina: l'unica clarissa che per ora rimane nella sua comunità.