Biliardo no gender
La Federazione inglese del gioco del biliardo ha escluso i transessuali dalle competizioni femminili. Un transessuale ha fatto causa, ma ha perso.

La Corte Suprema del Regno Unito ad aprile aveva sentenziato che per “donna” si deve intendere solo la donna biologica. Questa sentenza sta portando cambiamenti continui e positivi nella vita degli inglesi.
Ad esempio la English Blackball Pool Federation (EBPF), la Federazione inglese del gioco del biliardo, ha escluso dalle squadre femminili e dalle competizioni femminili i transessuali. E così il transessuale Harriet Haynes ha pensato bene di portare in giudizio la Federazione per discriminazione, ma ha perso.
Il giudice Parker ha affermato che l’esclusione dei transessuali è necessaria per «garantire una competizione leale». Infatti i giocatori maschi hanno una maggiore forza in fase di spaccata iniziale, maggiore apertura delle mani che permette loro di scavalcare con maggiore facilità le biglie nel momento del tiro e in genere un’altezza maggiore che permette di sporgersi meglio sul tavolo di gioco.
E così l’ideologia LGBT è finita in buca.