Benedetti
“Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere…” Mt 25,34-35
“Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere…” Mt 25,34-35
Ogni nostra azione si prolunga all’infinito, e arriva a toccare la sponda del cuore di Dio. Da quando il Figlio di Dio si è fatto uomo, questa sponda si è fatta vicina, fino a identificarsi con l’uomo povero e bisognoso. Ogni rapporto non si risolve appena nella reciprocità di un io e di un tu, ma è via aperta verso Dio. Un gesto di amore, di benevolenza, di carità verso l’affamato, il povero, il malato, lo straniero, il carcerato è fatto a Gesù. Il tempo della Quaresima ci viene donato per farne esercizio: comincio a guardare in modo più vero le persone intorno e chiunque mi si presenta con il suo bisogno umano. Come diceva Madre Teresa: “Lo facciamo per Gesù: lo facciamo a Gesù”.