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REGNO UNITO

Badenoch: donna, nera e cristiana. La nuova leader dei Conservatori

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Kemi Badenoch, immigrata nigeriana di seconda generazione, è stata eletta leader del Partito Conservatore britannico. Prima donna di colore leader di un grande partito. Cristiana, "cattolica onoraria", si distingue per valori forti.

Esteri 04_11_2024
Kemi Badenoch (La Presse)

Kemi Badenoch, deputata del North West Essex, è stata eletta nuova leader del Partito Conservatore, sconfiggendo Robert Jenrick nel voto finale del 2 novembre. L'ex Segretaria di Stato per le imprese e il commercio è stata dichiarata vincitrice nel corso di un evento tenutosi sabato nel centro di Londra, sconfiggendo il rivale Robert Jenrick con 53.806 voti contro 41.388. Diventa così la prima donna di colore eletta alla guida di un grande partito politico britannico e la quarta donna a guidare il Partito Conservatore dopo Margaret Thatcher, Theresa May e Liz Truss.

A 44 anni, è la dimostrazione che i veri progressisti che favoriscono l’integrazione razziale sono i conservatori inglesi. Nel mirino della nuova leader dei Tory non ci sarà solo il governo laburista di sinistra, ma anche il partito populista di destra Reform UK, guidato dal veterano della Brexit Nigel Farage, il cui appello ha attirato gli elettori conservatori tradizionali alla sua causa nelle elezioni di luglio.

In una delle sue prime dichiarazioni, seguite alla elezione, Kemi Badenoch si è dichiarata onorata ad «essere eletta a questo ruolo, guidare il partito che amo, il partito che mi ha dato così tanto», sperando di «essere in grado di ripagare quel debito».

Certamente la sfida della nuova leader dei conservatori, come di tutto il partito, è quella di recuperare gli elettori che hanno lasciato il partito migrando alle ultime elezioni verso la destra di Farage ed il centro dei Liberali. La Bedenoch lo farà distanziandosi dai governi dei primi ministri Sunak (2022-2024) e Boris Johnson (2019-2022) che «hanno rinunciato ai principi dei conservatori a favore di un approccio che parlava a destra e governava a sinistra».

Nata a Wimbledon da genitori nigeriani, Badenoch si descrive come una donna "culturalmente cristiana”, allineata ai valori cristiani anche senza una convinta fede personale, grazie alle tradizioni famigliari che sono anglicane e metodiste. Nella sua vita personale, la Badenoch adotta un approccio pragmatico alla fede. Sposata con un cattolico, sta crescendo i suoi due figli nella Chiesa cattolica e si definisce scherzosamente una cattolica onoraria. La posizione della nuova leader dei conservatori sulla libertà religiosa è emersa recentemente nel dibattito pubblico, a seguito della sua difesa del diritto della leader politica dei conservatori scozzesi Kate Forbes, cristiana che si oppone alla liberalizzazione dell’aborto, eutanasia, matrimoni e adozioni gay e gender nelle scuole, di esprimere le opinioni cristiane su questioni sociali.

Kemi Badenoch, lo scorso 28 ottobre, a pochi giorni dal voto e dai risultati finali sulla leadership, ha ripetuto una delle sue chiarissime convinzioni sul sesso biologico, binario, la tutela dei bimbi e dei diritti dei genitori e l’avversione verso l’indottrinamento del gender.  La neoleader dei conservatori ha insistito sul fatto che i bambini non possono essere transgender e ha avvertito che è «fondamentale» che non siano autorizzati a prendere decisioni irreversibili. Posizione chiarissima già sostenuta quando era ministro per le Donne e le Pari Opportunità a dicembre scorso in un dibattito alla Camera dei Comuni, quando aveva sottolineato che, nonostante i gruppi LGBT spingano il governo del Regno Unito a introdurre l'autoidentificazione di genere, «Stonewall [ndr la più grande organizzazione pro LGBTI del Regno Unito] non decide la legge in questo paese».

Non mancheranno le critiche, fors’anche feroci contro la nuova leader dei Tory, soprattutto le critiche dalla destra di Farage, dalla stampa più conservatrice che, per puro calcolo elettorale, avrebbe preferito l’elezione di un leader dei conservatori più moderato e meno aggressivo.

Tuttavia, per molti versi, proprio la chiarezza delle proprie opinioni e la determinazione di volerle attuare delle precedenti leader donne del partito Margaret Thatcher, Theresa May e Liz Truss, sono le caratteristiche che non mancano a Kemi Badenoch che in un articolo autografo sul Sunday Telegraph del 28 settembre scorso aveva mostrato di aver le idee chiare anche in materia di immigrazione  «non tutte le culture sono ugualmente valide quando si tratta di decidere chi dovrebbe essere ammesso nel Regno Unito…un paese che non è un dormitorio ma da coloro che abbiamo scelto di accogliere, ci aspettiamo che condividano i nostri valori e contribuiscano alla nostra società».