Baby trans in aumento anche in Italia
Dal 2005 sono 162 le famiglie che si sono rivolte a due centri specializzati torinesi che trattano casi di «disoforia di genere» nei minori. Purtroppo gli operatori non scartano la proposta di farmaci bloccanti la pubertà e dell’operazione chirurgica.
Dal 2005 sono 162 le famiglie che si sono rivolte a due centri specializzati torinesi che trattano casi di «disoforia di genere» nei minori, il Cidigem, il Centro Interdipartimentale Disturbi Identità di Genere dell'ospedale Molinette e l'ambulatorio Varianza di Genere dell'ospedale infantile Regina Margherita. I numeri sono aumentati esponenzialmente con il passare degli anni.
Purtroppo gli operatori non scartano la proposta di farmaci bloccanti la pubertà e dell’operazione chirurgica come riporta la Stampa che ha intervistato la neuropsichiatra infantile Chiara Baietto, la quale coordina l'ambulatorio del Regina Margherita: «La pubertà – afferma la Baietto - è il momento spartiacque. Se dopo l'inizio l' adolescente si vive male si può intervenire con i farmaci bloccanti, per dare ancora tempo al ragazzo o alla ragazza per considerare cosa è meglio per lui o lei. Dai 16 anni si può avviare la terapia con ormoni che inducono il sesso desiderato. La transizione non è certamente una scelta facile».