Aumenta la "disforia di genere"?
Tra il 2018 e il 2022 le diagnosi di "disforia di genere" sono aumentate negli Usa dal 6% delle Hawaii al 274% della Virginia.
I pazienti transgender sono sempre più alla ricerca di cure, anche se i divieti si diffondono. È il titolo del report di Definitive Healthcare un’azienda che raccoglie dati sanitari e li trasforma in opportunità commerciali per i propri clienti.
Questo report ci informa che tra il 2018 e il 2022 le diagnosi della cosiddetta disforia di genere sono aumentate negli Usa dal 6% delle Hawaii al 274% della Virginia. Solo in 13 stati si è registrata una diminuzione. Quasi triplicato il numero di interventi chirurgici dal 2016 (circa 4.550) al 2019 (circa 13.000). Nel 2016 solo il 10% dei giovani si identificava in una persona transessuale, nel 2019 siamo arrivati al 18%. Circa 1,6 milioni di americani si identifica come transessuale, ossia lo 0,5% della popolazione.
Quale la risposta di simile generale incremento? Il contagio sociale. Ossia, più si parla di transessualismo e più si parla di esso in modo positivo, più le persone si identificano in esso. Negli stati dove vi sono vincoli alla diagnosi per il “cambiamento di sesso” il numero di casi non sale e anzi scende. Laddove invece la disciplina normativa è assolutamente liberal i casi si impennano.
Dunque i casi aumentano perchè soprattutto i giovani vengono incentivati a "cambiare" sesso. Non è quindi un fenomeno naturale bensì costruito, voluto.