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ANNUARIO STATISTICO DELLA CHIESA

Aumenta in tutto il mondo il numero dei cattolici

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I cattolici sono 1,4 miliardi nel mondo, un numero in aumento in tutti i continenti. Il Brasile si conferma come il paese con più cattolici in assoluto. Aumentano i vescovi, leggera diminuzione dei sacerdoti.

Ecclesia 24_03_2025
Mercoledì delle ceneri a Bogotà, Colombia (La Presse)

I cattolici sono 1,4 miliardi. Il dato, rilevato alla fine del 2023, è riportato nell’ultima edizione, diffusa nei giorni scorsi, dell’Annuarium Statisticum Ecclesiae, redatto a cura dall’Ufficio Centrale di Statistica della Chiesa. Rispetto al 2022, quando ne erano stati registrati 1,39 miliardi, l’aumento è dell’1,1%.

672 milioni, pari al 47,8% vivono nel continente americano dove l’incremento è stato dello 0,9%. Il 27,4% vive nell’America meridionale, il 13,8% nell’America centrale e il 6,6% nell’America settentrionale. Il Brasile, con 182 milioni, ospita il 13% del totale mondiale e si conferma il paese con la più numerosa presenza di cattolici. L’incremento percentuale più alto, 3,31%, si è verificato in Africa dove il numero dei cattolici è passato dai 272 milioni del 2022 ai 281 del 2023, che rappresentano il 20% del totale. La Repubblica Democratica del Congo è il paese africano con più cattolici, quasi 55 milioni. L’11% dei cattolici vive in Asia dove l’aumento è stato dello 0,6%: sono 154 milioni, 93 dei quali, pari al 76,7%, vivono nelle Filippine. L’incremento minore, solo lo 0,2%, si è avuto in Europa che conta il 20,4% del totale mondiale di cattolici, 286 milioni. Le percentuali più elevate – oltre il 90% – si trovano in Italia, Polonia e Spagna. Infine poco più di 11 milioni di cattolici vivono in Oceania, con un aumento percentuale dell’1,9%.    

In crescita nel periodo considerato, in tutti i continenti tranne che nell’Oceania, è anche il numero dei vescovi: l’1,4% in più complessivamente, dai 5.353 del 2022 ai 5.430 del 2023. La variazione è più accentuata in Africa, dove porta dal 13,8% al 14,2% la quota di vescovi sul totale globale, e in Asia. Invece è al di sotto della media mondiale in Europa e in America dove tuttavia se ne ha la maggiore concentrazione. Per quanto riguarda il numero di fedeli per ogni vescovo, la media mondiale è di 259mila, ma in Africa e America il rapporto sale a 365mila e 334mila rispettivamente, mentre in Oceania scende a 87mila.  

Per contro a fine 2023 si è rilevata una flessione, seppure minima – dello 0,2% – dei sacerdoti: 406.996, 734 meno che nel 2022. Sono diminuiti in Europa, meno 1,6%, in Asia, meno 0,7%, e in Oceania, meno 1,0%. Un incremento, il maggiore, si è avuto in Africa, più 2,7%. In Asia è stato dell’1,6%. Sia in Africa che in Asia le variazioni si devono sia ai sacerdoti diocesani che a quelli religiosi. Quanto alla distribuzione dei sacerdoti, l’Europa resta in testa, con il 38,1% del totale, seguita dall’America con il 29,1%. Molto inferiore è la percentuale negli altri continenti:18,2% in Asia, 13,5% in Africa e 1,1% in Oceania. Rispetto al numero dei fedeli, le carenze più evidenti di sacerdoti sono in America meridionale (il 12,4% del totale dei sacerdoti mentre la popolazione cattolica è pari al 27,4% del totale), in Africa (il 13,5% dei sacerdoti e il 20,0% dei cattolici) e nell’area Centrale Continentale dell’America (il 5,4% dei sacerdoti e l’11,6% di cattolici).

A fronte della riduzione del numero dei sacerdoti, i diaconi permanenti sono invece passati da 50.150 nel 2022 a 51.533 nel 2023, con un aumento percentuale del 2,6%. Tendenzialmente e in linea generale si riscontra una maggiore presenza di diaconi nelle aree in cui il ricambio sacerdotale è più problematico. I tassi di crescita più accentuati si sono avuti in Oceania, oltre il 10,8%, e in America, più del 3,8%. Nel periodo considerato, la distribuzione dei diaconi ogni 100 sacerdoti è in media pari a 13 e va da un minimo di 0,5 in Asia a un massimo di 29 in America. In Europa è intorno a 10 e in Africa è di un solo diacono.

Religiosi professi non sacerdoti e religiose professe sono diminuiti, ma con un ritmo meno rapido rispetto al passato. Per quanto riguarda i religiosi professi non sacerdoti si è registrato un incremento soltanto in Africa. Negli altri continenti c’è stata una flessione. Le religiose professe sono scese da 599.228 nel 2022 a 589.423 nel 2023, meno 1,6%. Sono aumentate del 2,2% in Africa e dello 0,1% nel Sud est asiatico, in tutte le altre aree geografiche sono diminuite. L’Europa detiene il record negativo con meno 3,8%. Una delle ragioni principali della contrazione è il numero considerevole di decessi a causa della consistente presenza di religiose in età avanzata.

Continua infine la fase di decrescita delle vocazioni, rilevata a partire dal 2012. A livello globale i candidati al sacerdozio sono passati da 108.481 nel 2022 a 106.495 nel 2023 – meno 1,8% – e il calo riguarda tutti i continenti, a eccezione dell’Africa dove i seminaristi maggiori sono aumentati dell’1,1%: da 34.541 a 34.924. Anche in questo caso il primato negativo spetta all’Europa con meno 4,9%, seguita dall’Asia, meno 4,2%. Il 38% dei seminaristi maggiori sono americani ed europei; il 61,4% sono africani e asiatici. In questi due continenti la percentuale dei seminaristi è superiore a quella dei cattolici: 32,8% i seminaristi e 20% i cattolici in Africa, 28,6% e 11% in Asia.

Insieme all’Annuarium Statisticum Ecclesiae è stato diffuso anche l’Annuario Pontificio 2025 che riporta dati e informazioni sulla vita della Chiesa cattolica nel 2024. In sintesi, in questo periodo nelle 3.401 circoscrizioni ecclesiastiche è stata creata una Metropoli; tre sedi vescovili sono state elevate a Sedi Metropolitane; sono state erette sette nuove diocesi; è stata elevata ad arcidiocesi una Sede Vescovile e a Diocesi una Amministrazione Apostolica.