Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Giacomo della Marca a cura di Ermes Dovico
turchia

Assist papale sulla famiglia nell'incontro Prevost-Erdoğan

Ascolta la versione audio dell'articolo

Durante la visita al palazzo presidenziale il Papa elogia «il valore dell’amore coniugale e l’apporto femminile» nella società turca. Parole accolte con soddisfazione dal "sultano". Questa mattina l'incontro con i vescovi e il clero a Instanbul.

Ecclesia 28_11_2025
Foto Vatican Media/LaPresse

I Papi passano, Erdoğan resta. Il presidente turco ha ricevuto tre Pontefici nella sua carriera: oltre a Leone XIV, Francesco nel 2014 e Benedetto XVI nel 2006. In quest'ultima occasione ricopriva ancora l'incarico di primo ministro e la visita era particolarmente delicata perché Ratzinger, prima dell'elezione, si era dichiarato contrario all'ingresso di Ankara nell'Ue.

Dopo l'omaggio al mausoleo di Ataturk, Prevost è arrivato nel palazzo presidenziale, un tempo detto Ak Saray («Palazzo bianco»), scortato dalla cavalleria turca che sventolava la bandiera nazionale e quella giallo-bianca del Vaticano. Al termine di un colloquio privato, i due hanno parlato alla stampa.

Il discorso di Erdoğan è stato molto "politico" e focalizzato sulla questione mediorientale, terreno d'incontro tra le posizioni di Ankara e quelle della Santa Sede specialmente durante il pontificato di Francesco. Non a caso, Erdoğan ha ricordato di aver «sempre apprezzato la posizione assunta dal nostro stimato ospite e dai suoi predecessori». Il "sultano" ha attaccato il governo israeliano sostenendo che «bombarda da mesi insediamenti civili, tra cui chiese, moschee, ospedali e scuole» e citando tra i luoghi di culto «colpiti da Israele» proprio «la chiesa della Sacra Famiglia, l'unica chiesa cattolica a Gaza».

Il presidente turco ha detto che «siamo in debito con la Palestina» rivelando di aver sostenuto con il Papa che «l'unica via per la soluzione di questo conflitto è la soluzione dei due Stati entro i confini stabiliti nel 1967». Presentando il suo come «un Paese in cui il 99% dei cittadini turchi è musulmano», Erdoğan ha rimarcato che «la Turchia promuove il rispetto per tutte le fedi ovunque, comprese le comunità cristiane» mentre ha lamentato l'esistenza di una «crescente islamofobia e xenofobia in Occidente».

Nel suo discorso Leone XIV è rimasto nel perimetro del rispetto della pluralità religiosa e ci ha tenuto ad assicurare che «all’unità del vostro Paese intendono contribuire positivamente anche i cristiani, che sono e si sentono parte dell’identità turca, tanto apprezzata da san Giovanni XXIII». Negli anni '30 del Novecento, infatti, Roncalli fu amministratore del vicariato latino di Istanbul. Il Papa ha elogiato la centralità della famiglia nella società turca sottolineando in particolare «il valore dell’amore coniugale e l’apporto femminile».

Un "assist" che Erdogan non ha mancato di evidenziare, dicendo più tardi di aver apprezzato «i messaggi di Sua Santità per proteggere la famiglia formata da un uomo e da una donna» perché «se non possiamo proteggere la famiglia non possiamo proteggere le persone». Il Pontefice ha esaltato la maggiore presenza femminile nel contesto pubblico nazionale ed ha definito la Turchia «un ponte tra Est e Ovest, tra Asia ed Europa, e un crocevia di culture e religioni».

Il primo giorno del viaggio papale si è concluso con il trasferimento a Istanbul dove questa mattina incontrerà vescovi e clero locale nella sede del vicariato apostolico. Poi si recherà presso una casa di riposo gestito dalla congregazione francese delle Piccole Sorelle dei Poveri da più di cento anni e che la scorsa estate era già stata visitata da uno dei porporati più legati al Papa, il cardinale Michael Czerny, prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo umano integrale.

Già nel primo pomeriggio di oggi lo spostamento in elicottero a İznik, l'antica Nicea dove è previsto l'evento più importante di questo primo viaggio apostolico: l'incontro ecumenico negli scavi dell’antica Basilica di San Neofito per commemorare i 1700 anni dal Concilio di Nicea. 



viaggio apostolico

Il decollo del pontificato, da oggi Leone XIV sarà in Turchia

27_11_2025 Nico Spuntoni

Al suo primo volo papale Prevost si recherà in terra turca per commemorare l'anniversario del Concilio di Nicea. Poi in Libano la visita alla tomba di san Charbel e la preghiera per le vittime dell'esplosione a Beirut. Ma prima di partire il Papa ha "sistemato" Roma e Cracovia.

VIAGGIO APOSTOLICO

Libano, un appello a Papa Leone perché visiti il Sud devastato

15_11_2025 Elisa Gestri

Il 30 novembre, Papa Leone XIV arriverà in Libano. Un gruppo di otto deputati invita il Santo Padre a visitare anche il sud, bersaglio dei raid israeliani anti-Hezbollah che hanno un effetto devastante sui civili.

RAID ISRAELIANI

Libano, ottimismo per la visita del Papa ma la guerra continua

25_10_2025 Elisa Gestri

Ottimismo in Libano per la visita del Papa e per la tenuta della tregua. Ma si tratta di una tregua ben strana, in cui i raid israeliani contro Hezbollah continuano e uccidono anche civili.

medio oriente

Il Libano attende il Papa in un clima di catastrofe imminente

11_10_2025 Elisa Gestri

Il Paese dei cedri è devastato ed esausto, esposto al rischio una nuova offensiva israeliana, che Hezbollah ceda o meno le armi. Ma l'annunciata visita di Leone XIV potrebbe allontanare il pericolo e ha già restituito un soffio di vita.