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proroga

Assisi: Sorrentino resta per due anni e forse anche di più

La comunicazione del nunzio apostolico lascia intendere che si potrebbe andare non solo oltre l'età pensionabile, ma anche l'età solitamente "prorogabile".

Borgo Pio 17_06_2023

Compiuti i 75 anni lo scorso 16 maggio mons. Domenico Sorrentino ha rimesso il suo mandato, come prevede il diritto canonico, nelle mani del Santo Padre. Che ha deciso di tenerlo ancora nella città di san Francesco. Giovedì scorso mons. Sorrentino ha dato comunicazione della lettera di proroga trasmessa dal nunzio apostolico in Italia, mons. Emil Paul Tscherring: per altri due anni il presule campano resterà alla guida della diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e di Foligno (le due diocesi sono unite in persona episcopi dal 2021).

Una proroga che potrebbe durare anche più dei "canonici" due anni, «alla fine dei quali si valuterà l’opportunità di un coadiutore» (così il comunicato del nunzio). Il che significherebbe lasciare Sorrentino più a lungo dell'età solitamente prorogabile, semmai affiancato da un coadiutore con diritto di successione (che in genere viene nominato se l'ordinario ha bisogno di aiuto ma non ha ancora compiuto i 75 anni, e gli subentra al momento del ritiro effettivo).

Sulla decisione potrebbe aver inciso l'VIII Centenario francescano, inaugurato a gennaio, che in realtà di centenari ne include ben quattro fino al 2026, incentrati sui principali eventi del santo di Assisi: «Detto Centenario è stato suddiviso in 4 Centenari, rispettivamente spalmati in 4 anni dove sarà possibile riflettere e contemplare la Regola e il Natale a Greccio (1223-2023), il dono delle Stimmate (1224-2024), il Cantico delle Creature (1225-2025), la Pasqua di Francesco d'Assisi (1226-2026)». E ci sarà in mezzo anche il Giubileo del 2025.