APPROPRIAZIONE INDEBITA
Asia Bibi reclama giustizia. Paul Bhatti lavora per lei
L’udienza per il secondo grado non
è ancora stata fissata a 25 mesi
dal fermo: la sostituzione di quattro giudici dell’Alta Corte di Lahore
ha vanificato la prima procedura.
Ora i legali esigono la celebrazione del processo nel quale annullare le false accuse che hanno portato alla condanna a morte per blasfemia.
Il marito e una delle figlie l’hanno visitata in carcere: «È fragile e può
a malapena parlare, ma non ha perso la speranza».
Appropriazione indebita
15_07_2011
Stefano Vecchia, Asia Bibi, nuovo appello per reclamare giustizia, in Avvenire, 15 luglio 2011
Stevano Vecchia, Bhatti: lavoriamo in silenzio, strategia che paga, in Avvenire, 15 luglio 2011