Arrestato in Turchia il responsabile di un attentato a una chiesa
Viskhan Soltamatov avrebbe ideato l’attentato e fornito le armi al commando appartenente all’Isil-K che ha attaccato la chiesa lo scorso gennaio
Il 14 settembre è stato arrestato a Istanbul, durante una operazione congiunta delle forze di sicurezza e dell’intelligence Viskhan Soltamatov, un combattente dell’Isis di origine cecena che si ritiene abbia organizzato l’attacco a una chiesa cattolica affidata ai frati francescani, la chiesa di Santa Maria a Buyukdere, nel distretto di Sariyer a nord di Istanbul. L’attentato era stato messo a segno il 28 gennaio scorso, una domenica. Gli attentatori avevano fatto irruzione nella chiesa sparando, mentre si stava celebrando la messa alla presenza di circa 40 persone. Ci fu una vittima. Mentre spaventati dai colpi di arma da fuoco tutti si gettavano a terra, Tunchel Cihal, un musulmano di 52 anni che frequentava la chiesa e che secondo i famigliari intendeva convertirsi al cristianesimo, si era voltato verso gli attentatori chiedendo che cosa stessero facendo. Gli attentatori prima lo colpirono al volto e poi lo uccisero con un colpo di pistola alla testa. Le vittime avrebbero potuto essere di più, ma le pistole di entrambi i terroristi si incepparono e loro si diedero alla fuga. L’attentato era stato rivendicato dal’Isis, lo Stato Islamico. Soltamatov, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa AsiaNews, è sospettato di aver ideato l’assalto e di aver fornito le armi al commando che fa parte dell’Isil-K, lo Stato Islamico dell’Iraq e del Levante-Provincia di Khorasan, attivo in Asia meridionale e centrale. L’attentato alla chiesa di Santa Maria, spiega AsiaNews, è solo uno dei tanti episodi di violenza e intolleranza verificatisi in Turchia negli ultimi anni, “confermati anche da studi recenti secondo cui i cristiani sono il gruppo minoritario più perseguitato del Paese. Uno degli ultimi rapporti, diffuso a metà luglio, è quello degli esperti di Freedom of Belief Initiative, che riporta decine di eventi violenti legati a crimini di odio che hanno preso di mira diversi gruppi religiosi, ma con una incidenza maggiore fra cristiani ed ebrei”.