Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Marco a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Antiche profezie

Io sono la luce del mondo (Gv 8,12)

Schegge di vangelo 08_04_2019

Di nuovo Gesù parlò loro: «Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita». Gli dissero allora i farisei: «Tu dai testimonianza di te stesso; la tua testimonianza non è vera». Gesù rispose: «Anche se io rendo testimonianza di me stesso, la mia testimonianza è vera, perché so da dove vengo e dove vado. Voi invece non sapete da dove vengo o dove vado. Voi giudicate secondo la carne; io non giudico nessuno. E anche se giudico, il mio giudizio è vero, perché non sono solo, ma io e il Padre che mi ha mandato. Nella vostra Legge sta scritto che la testimonianza di due persone è vera: orbene, sono io che do testimonianza di me stesso, ma anche il Padre, che mi ha mandato, mi dà testimonianza». Gli dissero allora: «Dov'è tuo padre?». Rispose Gesù: «Voi non conoscete né me né il Padre; se conosceste me, conoscereste anche il Padre mio». Queste parole Gesù le pronunziò nel luogo del tesoro mentre insegnava nel tempio. E nessuno lo arrestò, perché non era ancora giunta la sua ora. (Gv 8,12-20)

L'immagine della luce è frequente nell'Antico Testamento per designare il Messia. Isaia profetizzò che una grande luce avrebbe illuminato i popoli immersi nelle tenebre, iniziando dalle tribù del nord. Inoltre il Messia non avrebbe regnato solo sugli ebrei ma sarebbe stato la luce per tutti i popoli. Il re Davide aveva esaltato Dio quale luce che illumina il giusto. Anche nel Vangelo, sia Zaccaria, padre di Giovanni il Battista, che il vecchio Simeone esprimono la gioia dell'avveramento delle antiche promesse facendo riferimento alla luce. Si capisce così il senso della frase di Gesù che si autoproclama "luce del mondo": il Messia è arrivato e sta compiendo tutte le profezie.