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ALMANACCO

Anselmo di Lucca

Suo zio e omonimo, sostenitore del movimento lombardo della Pataria (che appoggiava la riforma ecclesiastica poi detta gregoriana), nel 1056 fu vescovo di Lucca...

ALMANACCO 18_03_2011
Suo zio e omonimo, sostenitore del movimento lombardo della Pataria (che appoggiava la riforma ecclesiastica poi detta gregoriana), nel 1056 fu vescovo di Lucca. Quando divenne papa col nome Alessandro II, il nipote, benedettino, gli subentrò nella diocesi. Fu il prode Anselmo ad aprire la lotta per le investiture, rifiutando di ricevere la nomina vescovile dall’imperatore Enrico IV. Il nuovo papa, Gregorio VII, lo sostenne e nel 1074 Anselmo poté entrare in Lucca. Ma il clero lucchese lo cacciò. Il papa lo reinsediò e scomunicò i canonici ostili. Questi si rivolsero all’imperatore e Anselmo dovette fuggire presso Maltilde di Canossa. Enrico IV scese a Lucca e fece eleggere antipapa Guiberto, arcivescovo di Ravenna, col nome di Clemente III. Pietro, capo dei canonici ribelli, fu fatto vescovo. L’imperatore, di nuovo scomunicato, andò, com’è noto, a Canossa.