Ancora attentati e violenze
Altra giornata infernale per i cristiani nel mondo
Altra giornata infernale per i cristiani nel mondo. Continuano a bruciare gli edifici religiosi in Nigeria. A Maiduguri, la citta' del nord del Paese dove la vigilia di Natale alcune chiese erano state bruciate e sei persone uccise dagli integralisti islamici, è stata data alle fiamme una chiesa pentecostale. Al momento dell'attacco la chiesa era vuota e non ci sono state vittime. Si teme ancora la firma della setta integralista Boko Haram che si e' assunta anche la responsabilita' degli attacchi del 24 dicembre sia a Maiduguri che a Jos (Nigeria centrale) con un bilancio di oltre 80 morti.
A fuoco anche una chiesa ortodossa nella regione a maggioranza musulmana dell'Inguscezia, che confina con la Cecenia, nel nord del turbolento Caucaso russo. Non ci sono vittime, secondo l'agenzia Ria Novosti. L'attentato e' stato compiuto nella cittadina di Ordzhonikidze, dove un razzo rpg e stato sparato contro il tetto della chiesa.
E ancora violenze contro i cristiani in Iraq. L’ultima vittima è una donna che viveva da sola nel sobborgo di Al-Wahda. Si chiamava Rafah Toma. Alcuni uomini armati hanno fatto irruzione nella sua casa a Baghdad e hanno aperto il fuoco contro di lei dileguandosi poi con i suoi averi.
Si è salvato per miracolo invece un leader cristiano in India. L’agenzia Asia News riferisce di un attacco ieri sera contro il pastore Isaac Samuel, coordinatore del Consiglio globale dei cristiani indiani a Davanagere, nello stato del Karnataka. Isaac Samuel stava guidando un servizio di preghiera per alcuni fedeli cristiani che appartengono alla comunità nomade, gli Akki Pikki, e vivono in un accampamento vicino alla stazione di autobus di Davanagere. Sotto gli occhi della moglie e dei due figli i fondamentalisti indù hanno attaccato il pastore con una mannaia con la chiara intenzione di ucciderlo.
«Grazie a Dio la lama ha mancato la testa ed è scivolata verso il collo e si è fermata sulla spalla, ferendo il pastore in maniera profonda» ha dichiarato Sajan George, presidente del Consiglio globale dei cristiani indiani. La vittima è stata trasportata subito all’ospedale statale di Chigateri, a Davanagere, dove i dottori gli hanno chiuso la ferita con dodici punti. Dopo aver subito una trasfusione di sangue Samuel sembra ora fuori pericolo. Grazie all’intervento del Consiglio globale dei cristiani indiani la polizia ha aperto un’inchiesta. Un uomo, identificato solo con il nome di Bansava, è stato arrestato.