Ammainata la bandiera LGBT
Un ordine esecutivo del Dipartimento di Stato vieta che siano esposte sugli edifici pubblici bandiere diverse da quella statunitense.

Lunedì 20 gennaio il Dipartimento di Stato ha diffuso un memorandum in cui si vieta che sugli edifici governativi si possano issare bandiere diverse da quella a stelle e strisce (unica eccezione è la bandiera dei prigionieri di guerra e di coloro che sono detenuti ingiustamente in Stati stranieri). Questo vuol dire niente più bandiere arcobaleno.
Nel documento si può leggere: «La bandiera degli Stati Uniti unisce tutti gli americani sotto i principi universali di giustizia, libertà e democrazia. Questi valori, che rappresentano le fondamenta della nostra grande nazione, sono condivisi da tutti i cittadini americani, passati e presenti». L’ordine, firmato dal neo Segretario di Stato Marco Rubio, prevede sanzioni disciplinari per coloro che non lo rispettassero fino alla rimozione dell’incarico.
Sotto l’amministrazione Biden invece alcuni edifici governativi vollero esporre la bandiera LGBT. Accadde nel 2021 con l’ambasciata alle Bahamas, La stessa Casa Bianca la espose nel Pride Month del 2023.
Ora il vento che farà garrire la bandiera statunitense è cambiato perché, come recita l’ordine esecutivo, «è opportuno e rispettoso che solo questa bandiera sia esposta presso le strutture americane».