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ECO-TOTALITARISMO

Almeno una volta si poteva scappare

L'Accademia dei Lincei è stata costretta ad annullare un convegno sul clima a causa della presenza del professore Franco Battaglia, giudicato un "negazionista climatico". È solo l'ultimo esempio di una crescente deriva totalitaria, da cui non c'è riparo.

Creato 27_09_2019
Manifestazioni per il clima

Greta Thurnberg è un’icona azzeccata. Eh, i maestri della propaganda sanno il fatto loro. Greta, la voce dell’innocenza, il bambino che, unico nella generale piaggeria, dice che il re è nudo, come nella favola di Andersen. Dell’innocenza forse, ma anche dell’inesperienza e dell’ignoranza, visto che ha smesso di andare a scuola e col suo esempio incoraggia gli altri ragazzini a imitarla. Anche i ministri, visto che il nostro new entry alla c.d. Istruzione ha mandato una circolare a tutti i presidi e direttori per giustificare, cioè autorizzare, e praticamente  promuovere, lo sciopero «climatico» del venerdì.

I musulmani come la prenderanno, scippati del loro giorno sacro settimanale? Suvvia, non facciamo i difficili, un ministro non può mica pensare a tutte le variabili. E poi l’emergenza ecologica è più pressante di quella islamica, almeno per il momento (poi si vedrà: impensabile che i padroni del mondo non abbiano un piano per la seconda fase, quando cioè il cristianesimo sarà diluito al punto giusto e l’islam farà problema). Insomma, dopo la giubilata di Salvini, Trump e Bolsonaro sono avvertiti: il futuro è già stato pianificato e sarà Gretiano, piaccia o no.

E contro le ideologie è inutile combattere con gli argomenti e le conferenze erudite, le parole demonizzanti sono già pronte: omofobo e negazionista (quest’ultima, già collaudata). Il pianeta sta bruciando per colpa delle attività umane, lo dice anche il Papa, dunque è dogma evangelico e perciò i parroci, usi a obbedir tacendo, si sono messi a spazzare i greti (il riferimento è comico, lo so) dei fiumi dalla plastica. Perciò, adesso basta parlare, si passa all’intimidazione.

Ed ecco: l’Accademia dei Lincei aveva organizzato un convegno sul tema e invitato il professor Franco Battaglia, fautore della petizione inviata alle autorità e firmata anche da Franco Prodi (accademico e fratello di Romano) e Antonio Zichichi. E subito un membro del comitato organizzatore del convegno linceiano si è dimesso per protesta contro l’invito al «negazionista» Battaglia (così ha titolato «Repubblica»). Pazienza se i duecento scienziati italiani firmatari della petizione di cui è stato promotore, tra gli altri, Battaglia, ora, uscendo dai confini, sono diventati cinquecento e altri se ne aggiungeranno in vista di un convegno internazionale che si terrà a Oslo.

Prevediamo folle di studenti greteschi protestare per le strade della Norvegia, sempre che il governo locale non vieti il convegno «per ragioni di ordine pubblico». Intanto Giuseppe Marino de Il Giornale riferisce dell'articolo di un metereologo mainstream in cui si fa presente «almeno un vantaggio» nella petizione degli «scienziati negazionisti» (letterale), quello di rendere disponibile per i giovani studenti che «lottano per il loro futuro» una «lista autografa dei loro nemici».

E così la Finestra di Overton entra nella fase cinque, quella in cui il linciaggio mediatico prepara il terreno alla sei. Del resto, la legge manda già in galera i negazionisti dell’Olocausto, si sta attrezzando per i negazionisti dell’Arcobaleno e presto toccherà ai negazionisti di Gaia-in-pericolo. Nella stessa pagina de Il Giornale, il titolo «Da ottobre stangata su luce e gas» la dice lunga sul radioso futuro che ci aspetta. E se ti azzardi a lamentarti, diventi «nemico dell’ambiente», come già sei «senza cuore» perché rilutti a mantenere tutta l’Africa a spese tue. Lo dice la Scienza. Lo dice il Vangelo. Lo dice il Papa. E chi sono io per giudicare? Ed eccola la fase sette: quando c’era l’Urss, c’era almeno un Occidente in cui scappare. Ma adesso dove scappi?