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SCUOLA

Alla scoperta dell'Invalsi oltre le inutili polemiche

Cos'è, cosa fa, come agisce, perché è utile. Piccola quida all'Istituto per la valutazione del sistema educativo d’istruzione e formazione.

Attualità 27_05_2011
scuola

L’Invalsi (Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo d’istruzione e formazione) è un Ente di ricerca dotato di personalità giuridica di diritto pubblico, soggetto alla vigilanza del Ministero della Pubblica Istruzione.
La sua attività, sia pure con diversa denominazione, data dal 1999.

Fra l'altro, l'Istituto:

  • effettua verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilità degli studenti e sulla qualità complessiva dell'offerta formativa delle istituzioni di istruzione e di istruzione e formazione professionale, anche nel contesto dell'apprendimento permanente; in particolare gestisce il Sistema Nazionale di Valutazione (SNV);
  • predispone annualmente i testi della nuova prova scritta, a carattere nazionale, volta a verificare i livelli generali e specifici di apprendimento conseguiti dagli studenti nell’esame di Stato al terzo anno della scuola secondaria di primo grado
  • provvede alla valutazione dei livelli di apprendimento degli studenti a conclusione dei percorsi dell'istruzione secondaria superiore, utilizzando le prove scritte degli esami di Stato secondo criteri e modalità coerenti con quelli applicati a livello internazionale per garantirne la comparabilità;

A partire dall’anno scolastico 2001/02, e per i due anni scolastici successivi, l’Invalsi ha realizzato tre progetti pilota per la valutazione degli apprendimenti degli alunni. A questi progetti partecipavano esclusivamente scuole che desideravano farlo.

Lo scopo era quello di testare mezzi e procedure per un’indagine nazionale con cadenza annuale.
Cosa che è avvenuta a partire dall’anno scolastico 2005/06 e dura tuttora. Alla rivelazione le scuole sono obbligate a partecipare.
Nell’ultima tornata, appena conclusa, la partecipazione delle scuole è stata massiccia e solo lo 0,13% delle classi non ha partecipato.

La rilevazione viene effettuata mediante la distribuzione di fascicoli con domande sui contenuti dell’insegnamento, in tutti i livelli di studio (primaria. medie  e superiori) limitatamente ad alcune classi (in genere una o due classi per ogni grado di studi) e ad alcune discipline (prevalentemente italiano e matematica).
In giorni stabiliti, uguali per tutte le scuole del territorio nazionale, gli alunni, sotto la sorveglianza dei docenti, compilano i questionari che, una volta corretti dagli stessi docenti, forniscono i risultati che vengono inviati all’Invalsi.
L’Istituto procede alla compilazione statistica dei dati rilevati e fornisce alle scuole un report analitico che raffronta i dati della singola scuola con quelli della media regionale e nazionale di tutte le scuole, per ogni livello di studi esaminato.

Lo stesso Istituto fornisce, prima delle prove, ai docenti  gli strumenti preparatori, ivi comprese delle simulazioni di prove, in modo che i docenti e gli alunni arrivino preparati al test.
Le domande contenute nei fascicoli sono basate sugli obbiettivi di apprendimento, fissati dal Ministero della pubblica Istruzione per ogni livello di studi e contenuti nelle Indicazioni Nazionali dei Contenuti di Apprendimento, alle quali le scuole sono tenute ad adeguarsi nella loro programmazione didattica..

Premesso che i risultati analitici di ogni singola scuola sono riservati e inviati solo alle scuole interessate, occorre precisare che le rilevazioni Invalsi:

  • non producono classificazioni o valutazioni né di studenti , né di docenti, né di scuole da parte di nessun organismo
  • non prevedono l’emanazione di alcun tipo di provvedimento sanzionatorio a carico di nessuno
  • non interferiscono con la valutazione che i docenti, attraverso i consigli di classe, effettuano degli alunni (eccezion fatta per la prova nazionale Invalsi che si effettua negli esami di stato della terza media, dove questa prova integra la valutazione ottenuta con le altre prove scritte e orali dell’esame, ma sempre ad opera dei docenti stessi)
  • non esprime valutazioni sugli alunni al fine del proseguimento della loro carriera scolastica (promozioni o bocciature)

Lo scopo principale di queste rilevazioni è quello di fornire dati al Ministero della pubblica Istruzione e ai dirigenti delle singole scuole perché possano verificare ed eventualmente adeguare l’attività didattica al fine di ottenere il miglioramento costante dell’apprendimento degli alunni, confrontando il livello di apprendimento erogato dalle scuole con quello della media regionale e nazionale.

Come si vede, un buon obbiettivo, utile a tutti, alunni e famiglie, perché a ciascuno venga effettivamente dato quel che la scuola promette.
A questo punto, a meno di ricorrere alle solite dietrologie, risultano incomprensibili le polemiche che ogni anno accompagnano le rilevazioni Invalsi.