AiCS e carriera alias
L’Associazione Italiana Cultura Sport apre alla carriera alias come strumento per tutelare la dignità personale.
L’AiCS – Associazione Italiana Cultura Sport – apre alla carriera alias. Questo il suo comunicato: «La Direzione nazionale AiCS, in accordo con il settore LGBTI e la Commissione di parità, ha deciso di apportare al sistema interno di tesseramento e di comunicazione una svolta di grande importanza a favore dell’inclusione e della lotta alla discriminazione, sia di genere sia da orientamento sessuale. […]
Da dicembre, quindi, per tutte le persone tesserate AiCS è possibile richiedere l’identità Alias, ossia l’attribuzione di un nome di elezione in luogo dell’identità anagrafica indicata sui documenti della persona richiedente: scelta che, in linea con il diritto all’inviolabilità della dignità umana, consente ad AiCS di offrire uno spazio di realizzazione e inclusione a tutte le persone che vivono una non conformità tra il proprio nome anagrafico e la propria identità di genere, fonte di grande difficoltà nelle relazioni interpersonali.
Si tratta di una svolta importante, sia sul piano tecnico che sul piano sociale e culturale che necessita di un momento di formazione adeguato.
Per questo, AiCS annuncia fin da ora che la direzione nazionale promuove per la mattina del prossimo 13 gennaio il WEBINAR DI FORMAZIONE GRATUITA dal titolo “Generiamo Inclusione – l’identità alias e il diritto allo sport”».
AiCS parla di dignità umana, ma questa viene rispettata se viene rispettata l’identità della persona che passa anche e soprattutto dalla identità sessuale. Il sesso genetico non può sbagliare, il nostro percepito invece sì. Essere maschi o femmine non può essere una patologia e dunque è la mente che deve riconoscere la realtà e non tentare di cambiare la realtà per compiacere una mente che è in errore.