Acutis presto beato. Arriva la Chiesa dei santi bambini
Papa Francesco, venerdì scorso, ha autorizzato il decreto sul miracolo avvenuto per intercessione di Carlo Acutis, che oggi vi raccontiamo nel dettaglio. Grande gioia dei genitori, dei suoi giovanissimi devoti e di tutta la Chiesa. Così, il ragazzino innamorato di Gesù Eucaristia diventerà presto beato. Proprio come aveva profetizzato san Giovanni Paolo II: saranno i piccoli i nuovi santi e profeti di una Chiesa piena di fede e di speranza.
“Ci saranno santi e apostoli tra i fanciulli!”, con queste parole san Giovanni Paolo II, in occasione di una catechesi sull’apostolato dei laici, nel lontano 1994, ricordava la straordinaria importanza della preghiera dei bambini per il Santo Padre, per la Chiesa e per la salvezza del mondo intero.
Oggi, di fronte alla notizia della prossima beatificazione di Carlo Acutis, il ragazzino 15enne che ha dato la vita per amore di Gesù Eucarestia, si può dire con certezza che la profezia dell'allora Pontefice, oggi santo, ha iniziato il suo compimento. E il cuore è in festa, non solo per l'amato Carlo, ma perché si capisce che lui è “solo” il primo di una schiera di santi bambini, che sono al lavoro per far rigermogliare la fede e la speranza nella Chiesa del presente e del futuro.
IL DECRETO DEL PAPA E LA GIOIA DELLA CHIESA
Il 21 febbraio 2020, Papa Francesco ha ricevuto in udienza il cardinale Angelo Becciu, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Durante l’udienza, il Sommo Pontefice ha autorizzato la medesima Congregazione a promulgare il Decreto riguardante «il miracolo, attribuito all’intercessione del Venerabile Servo di Dio Carlo Acutis, Laico; nato il 3 maggio 1991 a Londra (Inghilterra) e morto il 12 ottobre 2006 a Monza (Italia)». Carlo perciò sarà presto beato: la cerimonia si svolgerà in primavera, in data ancora da definire.
«Una gioia grande per questa Chiesa particolare che lo ha visto camminare sulle orme di San Francesco verso la santità. Una gioia grande per la Chiesa ambrosiana, che gli ha dato i natali e lo ha accompagnato nel suo incontro con Gesù. Una gioia grande per gli ormai tanti devoti di Carlo in tutto il mondo. Una gioia grande soprattutto per i giovani, che trovano in lui un modello di vita». È quanto si legge in un comunicato di mons. Domenico Sorrentino, vescovo della diocesi umbra, diocesi di Assisi–Nocera Umbra–Gualdo Tadino, che aggiunge: “Al santuario della Spogliazione (ove si trovano le sue spoglie, ndr), in tandem con Francesco di Assisi che qui si spogliò di tutto per Cristo, Carlo sta già attirando migliaia di giovani e devoti da tutto il mondo. Mi auguro che la sua beatificazione possa farne ancor più un punto di riferimento e un incoraggiamento alla santità. Essa è vocazione per tutti. Anche per i giovani”.
IL MIRACOLO DI CARLO
Il miracolo che consentirà a Carlo Acutis di salire all’onore degli altari lo racconta direttamente padre Marcelo Tenorio, parroco di San Sebastiano in Brasile, la chiesa dove tutto è accaduto.
«Quasi dieci anni fa - racconta don Marcelo - ho incontrato Carlo, attraverso un mio figlioccio, Rodrigo Luna. Subito abbiamo iniziato a lavorare per diffondere la sua storia il più possibile, creando l'apostolato brasiliano "Carlo Acutis - l'angelo della gioventù". In breve tempo molti sono rimasti colpiti dalla sua vita e così Carlo ha iniziato ad essere sempre più conosciuto e amato qui in Brasile. Abbiamo anche stretto un legame con la famiglia, tanto che ogni anno ci rechiamo in pellegrinaggio ad Assisi, sulla tomba del caro Carlo. Notizie di guarigioni e miracoli ci arrivavano spesso, da ogni angolo del Paese».
Il sacerdote racconta poi di come, proprio durante uno dei suoi pellegrinaggi, lui avesse consegnato al papà di Carlo un'immagine di Nostra Signora Aparecida, affinché fosse messa nella stanza del figlio a Milano. “Ho chiesto alla Madonna che il miracolo per la sua beatificazione potesse avvenire qui in Brasile”, spiega don Marcelo. “Credevo che la Sua immagine nella stanza di Carlo, ce lo avrebbe assicurato. E che sorpresa! Il miracolo non solo è accaduto in Brasile, ma proprio nella nostra parrocchia di San Sebastiano”.
Ma veniamo, appunto, alla storia del miracolo. Racconta il prete brasiliano: “Il 12 ottobre 2010, nella nostra parrocchia, al momento della benedizione con la reliquia di Carlo Acutis nella cappella di Nostra Signora Aparecida, si avvicinò un bambino, accompagnato da suo nonno, che soffriva di pancreas anulare, una grave malattia congenita e mortale. Questa malattia faceva vomitare in continuazione il bambino, che diventava così sempre più debole e abbattuto: tutto quello che mangiava, veniva rigettato, compresi i liquidi. Infatti, si presentò in chiesa con una salvietta, perché la sua condizione era evidentemente molto grave. Sempre più indebolito dal male, il piccolo sarebbe sicuramente morto”.
Accade allora che, giunto in fila per ricevere la benedizione, il bambino chiese al nonno quale tipo di grazia avrebbe dovuto domandare. "Chiedi di smettere di vomitare", gli rispose subito il nonno. E così fece. Quando arrivò il suo turno il ragazzino toccò la reliquia di Carlo e disse con voce decisa: "Per smettere di vomitare!". Ebbene, da quel momento non vomitò mai più. Successivamente, nel febbraio del 2011, la famiglia fece fare al bambino nuovi esami, che ne attestarono la piena guarigione.
IL SOGNO DI MAMMA ANTONIA
Inutile dire la gioia dei genitori Acutis, che, avendo vissuto al fianco di questo specialissimo figlio, ne hanno potuto gustare, giorno per giorno, la santità. Una storia di santità che – come abbiamo già raccontato in un’ampia intervista a mamma Antonia – trovava il suo eccezionale fondamento in Gesù Eucaristia e nell’amore vivissimo per la Madonna. Basti ricordare che Carlo ripeteva sempre che la Santa Eucaristia era la sua “autostrada per il Cielo”, mentre la Madonna era “l’unica donna della sua vita”. E infatti, non è un caso che il miracolo per la sua beatificazione abbia visto la Madre di Dio intercedere personalmente.
È proprio in occasione della notizia della sua beatificazione che mamma Antonia svela a tutti un segreto sulla santa storia di Carlo: «Quando mio figlio era ormai in punto di morte, una notte, io vidi in sogno san Francesco, il quale mi diceva che Carlo sarebbe stato "alto nella Chiesa". In quel momento - continua la mamma - io non capii bene cosa significasse. Io vedevo solo l'immagine di questa Chiesa con Carlo lì, sospeso in alto. Solo dopo ho potuto comprendere veramente quel sogno: san Francesco mi stava avvertendo che ormai il Signore, Carlo, se lo sarebbe portato con Sé. Però insieme a questo, ci sarebbe stato anche un grande disegno di Misericordia: Carlo, infatti, oggi sta facendo bene a tanta gente, soprattutto a tanti giovani in tutto il mondo». Carlo è tanto amato e seguito perché il suo cammino, in fondo, è stato un cammino radicale nella semplicità e nella verità: lui ha messo al centro solo Cristo e i suoi Sacramenti, unica vera fonte di santificazione.
[La storia di Carlo Acutis è raccontata nel libro della Nuova Bussola Quotidiana: "Il chicco di grano. Storie di Santi giovani in mezzo a noi"]