Abbattono le croci e i cristiani devono essere "sereni"
In Cina continua senza rallentare la campagna di rimozione delle croci. Le amare riflessioni di un sacerdote, don Shanren Shenfu: “Adesso quando una croce viene rimossa, i cristiani devono essere tutti sereni e sorridenti”.
In Cina continua senza rallentare la campagna di rimozione delle croci, soprattutto nelle province dello Henen e dell’Anhui. La croce è stata rimossa, per ordine dalle autorità, da una chiesa di Xianxiang, nello Henan, simbolicamente proprio nel giorno di Pasqua. Dopo Pasqua, un’altra croce è stata rimossa da un’antica chiesa nella provincia dell’Anhui. Come sempre, in questi casi, il regime comunista cinese non parla mai apertamente di motivi religiosi dietro alle rimozioni delle croci, ma si trincera dietro motivi urbanistici ed estetici (lo stile cinese degli edifici è ormai d’obbligo).
A proposito dell'abbattimento di queste due croci, don Shanren Shenfu, che pure è sacerdote nella Chiesa ufficiale cinese, ha scritto delle considerazioni molto dolorose, tradotte e pubblicate dall’agenzia missionaria Asia News. Don Shanren scrive dell’ignavia a cui sono condannati i cristiani in Cina: “Adesso quando una croce viene rimossa, i cristiani devono essere tutti sereni e sorridenti”. Citando un articolo pubblicato da padre Lombardi su La Civiltà Cattolica, letto prima che venisse censurato, Shanren Shenfu scrive un commento molto amaro su come viene vissuto, nella realtà cinese, lo spirito dell’Accordo fra Cina e Santa Sede del 2018: “considerare ed accettare la rimozione delle croci come una cosa quotidiana sembra dunque essere l’unico grande contributo che i fedeli cattolici cinesi e tutto il popolo di Dio possono dare al proseguimento dell’Accordo!”
In un clima di menzogna sistematica, dopo aver ascoltato il sermone di un sacerdote noto e stimato in Cina, don Fei Jisheng, che invita i fedeli a interpretare l’abbattimento delle croci come l’espiazione di una colpa propria e li invita a confessarsi invece che a protestare, don Shanren si chiede: “Nella concezione comune il carbone è di color nero, ma adesso la gente viene educata a dire che è bianco. Per far credere alle persone che il carbone è bianco, si procede con molteplici manifestazioni, parole o manifesti. Le motivazioni con cui le autorità governative rimuovono le croci sono sempre molteplici, ma i cristiani sono davvero tenuti a cercare in sé il motivo per cui una croce viene demolita? Non possono continuare a sostenere che il colore del carbone è di per sé nero? Nel sacramento della confessione devo farmi carico del peccato compiuto da altri e non devo più giudicare fatti la cui natura è malvagia?”