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Pride

17 contro Orban

17 stati UE firmano una dichiarazione contro la legge ungherese che tutela i minori da spettacoli pubblici sconvenienti. 

Gender Watch 28_05_2025

In Ungheria vige una legge a tutela dei minori: vietati quegli spettacoli pubblici che li potrebbero turbare. Vietati quindi anche i Pride. 17 Paesi europei, ma per fortuna non l’Italia, hanno firmato una dichiarazione congiunta contro questa legge e si dicono «profondamente preoccupati» e chiedono a Budapest di «rivedere tali misure per garantire il rispetto e la tutela dei diritti umani e delle libertà fondamentali di tutti i cittadini, in conformità con i propri obblighi internazionali».

Il testo chiede alla Commissione europea di «usare tempestivamente e pienamente gli strumenti a sua disposizione in materia di Stato di diritto nel caso in cui tali misure non vengano riviste di conseguenza». Se Orban non farà marcia indietro potrebbe incorrere in guai seri, tra cui il divieto di voto alle riunioni dei 27 Stati membri. Ma questa ipotesi è remota. Infatti per punire l’Ungheria oltre al consenso del Parlamento europeo serve anche il consenso dei quattro quinti degli Stati membri, traguardo ad oggi molto distante.