Vivere in stato di grazia
Siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze (Lc 12, 36)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito. Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro!». (Lc 12, 35-38)
Gesù ci invita a stare sempre pronti ad attenderlo. Egli infatti è Colui che è venuto, che viene e che verrà: è il Veniente. Ecco perché, anche solo per buona educazione, se aspettiamo qualcuno che deve venire, ci prepariamo per accoglierlo, tanto più dobbiamo farci trovare pronti dal Nostro Signore e Salvatore. Il modo è semplice: dobbiamo vivere abitualmente in grazia di Dio e se abbiamo commesso un peccato mortale, confessarci al più presto per recuperare la grazia perduta.