Vita pubblica
Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento». (Lc 3,22)
In quel tempo, poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco». Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento». (Lc 3,15-16.21-22)
Il Battesimo di Gesù da parte di Giovanni Battista nel fiume Giordano segna l’inizio della vita pubblica di Gesù come Messia. La discesa dello Spirito Santo sulla sua persona indica che Egli è stato scelto e consacrato per la sua missione divina. La voce che viene dal cielo afferma che Gesù è il Messia e sottolinea la sua relazione unica con il Padre. La proclamazione del Padre celeste fa eco alla straordinaria rivelazione, anche essa pubblica, della Santissima Trinità: il Padre che parla, il Figlio che è battezzato, e lo Spirito Santo che scende come una colomba. A chi dei tre vuoi chiedere oggi un particolare aiuto?