Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Fedele da Sigmaringen a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Vagliare ogni cosa

Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino (Mt 4, 17)

Schegge di vangelo 07_01_2020

In quel tempo, quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa: «Terra di Zàbulon e terra di Nèftali, sulla via del mare, oltre il Giordano, Galilea delle genti! Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce, per quelli che abitavano in regione e ombra di morte una luce è sorta». Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino». Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo. La sua fama si diffuse per tutta la Siria e conducevano a lui tutti i malati, tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guarì. Grandi folle cominciarono a seguirlo dalla Galilea, dalla Decàpoli, da Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il Giordano. (Mt 4, 12-17. 23-25)

Per motivi storici i discendenti dal Regno di Giuda erano visti dagli israeliti come appartenenti a una terra afflitta dalle tenebre dell’eresia, in cui elementi dell’originaria religione ebraica si erano spesso fusi con il paganesimo delle popolazioni circostanti dando origine, tra gli altri, ai culti samaritani. Gli stessi galilei erano visti con sospetto dai sacerdoti e dai farisei di Gerusalemme. Eppure, proprio da quella terra storicamente disprezzata in quanto abitata da infedeli, i disegni sempre sorprendenti del Padre avevano disposto che Suo Figlio iniziasse storicamente la predicazione del Regno dei Cieli. Andiamo aldilà dei pregiudizi umani per comportarci come suggerito da san Paolo, non spegnendo in noi lo Spirito e non disprezzando le profezie, per vagliare ogni cosa e tenere ciò che è buono (1Ts, 5, 19-21).