Una vita di Pasqua
In verità, in verità io vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un inviato è più grande di chi lo ha mandato. (Gv 13,16-20)
[Dopo che ebbe lavato i piedi ai discepoli, Gesù] disse loro: «In verità, in verità io vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un inviato è più grande di chi lo ha mandato. Sapendo queste cose, siete beati se le mettete in pratica. Non parlo di tutti voi; io conosco quelli che ho scelto; ma deve compiersi la Scrittura: “Colui che mangia il mio pane ha alzato contro di me il suo calcagno”. Ve lo dico fin d’ora, prima che accada, perché, quando sarà avvenuto, crediate che Io sono. In verità, in verità io vi dico: chi accoglie colui che io manderò, accoglie me; chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato». (Gv 13,16-20)
Il Vangelo riporta all’ultima sera della vita di Gesù, al gesto della lavanda dei piedi e alle parole che l’hanno accompagnato. Gesù risorto ci apre la strada a fare altrettanto; sarà la nostra beatitudine, la gioia del Vangelo, la letizia della carità e del servizio, come ripete Papa Francesco. Gesù risorto vive con noi e ci ridesta ad ogni mattino, per realizzare una famiglia di figli e fratelli. La sua azione e la sua presenza pervade la vita dei discepoli e si allarga nel mondo.