Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santi Filippo e Giacomo il Minore a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Una venuta contestata

Sì, verrà Elìa e ristabilirà ogni cosa. Ma io vi dico: Elìa è già venuto e non l’hanno riconosciuto; anzi, hanno fatto di lui quello che hanno voluto. Così anche il Figlio dell’uomo dovrà soffrire per opera loro. (Mt 17,10-13)

Schegge di vangelo 12_12_2015
Vangelo

Mentre scendevano dal monte, i discepoli domandarono a Gesù: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elìa?». Ed egli rispose: «Sì, verrà Elìa e ristabilirà ogni cosa. Ma io vi dico: Elìa è già venuto e non l’hanno riconosciuto; anzi, hanno fatto di lui quello che hanno voluto. Così anche il Figlio dell’uomo dovrà soffrire per opera loro». Allora i discepoli compresero che egli parlava loro di Giovanni il Battista. (Mt 17,10-13)

E’ evidente il rammarico di Gesù nei riguardi di coloro che non riconoscono e accolgono la missione di Giovanni Battista e la sua stessa venuta. E’ un fatto che continua a ripetersi fino ai nostri giorni, nello ‘strano’ destino di persecuzione a cui sono sottoposti i discepoli del Signore. Non sono appena i segni esteriori del Natale che vengono contraddetti o aboliti. I cristiani stessi vengono perseguitati o esiliati o annientati, e diventano un segno drammatico di Gesù che permane vivo tra noi, crocifisso e risorto.