Una seconda possibilità
Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra (Gv 8,6)

In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro.
Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adultèrio, la posero in mezzo e gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adultèrio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo.
Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani. Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più». (Gv 8,1-11)
Il Signore non giustifica il peccato, ma il peccatore pentito. La donna adultera non viene confermata nel suo essere prostituta, ma viene perdonata affinché cambi condotta di vita. Dio infatti non vuole la morte del peccatore, ma desidera che egli torni a vivere, per questo ha mandato il Figlio. Ci accetta come siamo, ma non ci lascia come siamo. Quando hai fatto una esperienza forte del Signore che, con la sua misericordia, si è chinato sulla tua miseria donandoti una seconda possibilità?