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Borgo Pio
a cura di Stefano Chiappalone

l'annuncio

Una Porta Santa a Rebibbia per il Giubileo

Come preannunciato nella bolla di indizione, il 26 dicembre il Papa sarà nel carcere romano per la prima "tappa" dell'Anno Santo dopo la solenne apertura in San Pietro.

Borgo Pio 29_10_2024
LIVIO ANTICOLI - IMAGOECONOMICA

«Per offrire ai detenuti un segno concreto di vicinanza, io stesso desidero aprire una Porta Santa in un carcere, perché sia per loro un simbolo che invita a guardare all’avvenire con speranza e con rinnovato impegno di vita», aveva annunciato Papa Francesco nella Spe non confundit, la bolla di indizione del Giubileo.

Il carcere prescelto è Rebibbia e la data sarà il 26 dicembre: «Papa Francesco per primo intende farsi “Pellegrino di speranza” e, in questo modo, come ha scritto nella Bolla, il 26 dicembre, Festa di Santo Stefano, sarà nel carcere romano di Rebibbia per aprire anche in quel luogo, simbolo di tutte le carceri sparse per il mondo, la Porta Santa, segno tangibile dell’annuncio di speranza», ha affermato mons. Fisichella ieri nel corso della Conferenza Stampa di presentazione degli eventi culturali, concerti e mostre, in programma a Roma prima dell’apertura ufficiale del Giubileo, il prossimo 24 dicembre, e del Padiglione della Santa Sede a Expo Osaka 2025. Dopo la solenne apertura in San Pietro il 24 dicembre, quella di Rebibbia sarà dunque la prima Porta Santa del Giubileo, che precederà quelle di San Giovanni in Laterano (il 29 dicembre), di Santa Maria Maggiore (1° gennaio) e di San Paolo fuori le Mura (5 gennaio). Sempre in tema di Giubileo e detenuti, Fisichella ha annunciato che «nelle scorse settimane, l’11 settembre, abbiamo firmato un’Intesa con il Ministro di Giustizia della Repubblica italiana, l’On. Carlo Nordio, e il Commissario Governativo, l’On. Roberto Gualtieri, per rendere effettive, durante l’Anno Giubilare, forme di reinserimento per diversi detenuti attraverso il loro impiego in attività di impegno sociale».