Una parabola sui preti che disprezzano il rito antico
Dopo l'intemerata ormai virale del sacerdote di Bresso contro il pellegrinaggio Summorum Pontificum, abbiamo riesumato un antico frammento che parla di un sacerdote al passo con i tempi e di un fedele un po' indietrista.
Poiché molti, o illustre Teofilo, hanno manifestato dolore per le parole di disprezzo pronunciate durante l'omelia da un sacerdote di Bresso (video e trascrizione su Messainlatino.it) contro il pellegrinaggio Summorum Pontificum dei fedeli legati alla liturgia tradizionale, placata l'istintiva indignazione e ispirati dal Quinto Evangelo del cardinal Biffi, abbiamo riesumato un antico frammento la cui traduzione suona pressappoco come segue:
Salirono al tempio due uomini. Uno era un sacerdote di quelli al passo con i tempi, l'altro un normale fedele, un po' indietrista. Il primo, con toni da comizio, disse: O Dio, ti ringrazio perché non sono come questi tradizionalisti che fanno carnevalate e indossano i cappelli e le mozzette di una volta. L'altro invece era rimasto in fondo alla navata della Basilica di San Pietro, perché c'era troppa gente, e se ne stava in ginocchio ad adorare un mistero più grande di lui e si batteva il petto dicendo: Domine, non sum dignus...
Chi dei due uscì giustificato non spetta a noi dirlo. Piuttosto, se «anche giovani persone», come osservò Benedetto XVI, in quel venerabile rito «trovano una forma particolarmente appropriata per loro, di incontro con il Mistero della Santissima Eucaristia», chi è il don di Bresso per giudicarle?


