Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santa Caterina d’Alessandria a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Una nuova porta

Tutti i Profeti e la Legge infatti hanno profetato fino a Giovanni. E, se volete comprendere, è lui quell’Elìa che deve venire. Chi ha orecchi, ascolti! (Mt 11,11-15)

Schegge di vangelo 10_12_2015
Vangelo

In quel tempo, Gesù disse alle folle: «In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui. Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono. Tutti i Profeti e la Legge infatti hanno profetato fino a Giovanni. E, se volete comprendere, è lui quell’Elìa che deve venire. Chi ha orecchi, ascolti!». (Mt 11,11-15)

L’attesa e la venuta. La speranza e la presenza. La preparazione e la festa. La profezia e  l’avveramento. Tra Giovanni Battista e Gesù, la differenza è come tra l’Avvento e il Natale, tra la promessa e il compimento. Giovanni Battista si colloca sulla soglia della porta che chiude l’Antico Testamento. Gesù è la porta aperta che fa entrare tutti coloro che sono suoi. Se un tipo di violenza occorre, è la violenza da esercitare verso se stessi: un strappo che ci permette di incanalarci nella via dei pellegrini che entrano per la porta santa.