Una contraddizione vivente
In giorno di sabato, è lecito fare del bene o fare del male? (Lc 6,9)
Un sabato Gesù entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. C’era là un uomo che aveva la mano destra paralizzata. Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato, per trovare di che accusarlo. Ma Gesù conosceva i loro pensieri e disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati e mettiti qui in mezzo!». Si alzò e si mise in mezzo. Poi Gesù disse loro: «Domando a voi: in giorno di sabato, è lecito fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?». E guardandoli tutti intorno, disse all’uomo: «Tendi la tua mano!». Egli lo fece e la sua mano fu guarita. Ma essi, fuori di sé dalla collera, si misero a discutere tra loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù. (Lc 6,6-11)
Con i miracoli di guarigione fatti in giorno di sabato, Gesù dimostra di essere il Signore del sabato, cioè Dio stesso. Per questo suscita la collera degli scribi e dei farisei. Ma con questi miracoli Gesù dimostra anche che carità e l’amore per il prossimo sono sempre la bussola che deve orientare le azioni dei suoi discepoli. Dio, che è il Dio della vita e dell’amore, non potrebbe contraddire se stesso creando delle norme volte a non permettere di realizzare pienamente il più grande dei suoi comandamenti. Piuttosto sono gli uomini che, ingannati dalla propria presunzione, quando abbandonano gli insegnamenti divini, cadono in mille contraddizioni finendo per diventare essi stessi una contraddizione vivente. Nel giorno del Signore, che è la domenica, ti ricordi di compiere le opere di carità che non hai avuto il tempo di fare in settimana, come trovare un ammalato o un anziano, passare del tempo con i tuoi figli o il tuo coniuge?