Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Tommaso a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Un vangelo di gioia

Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi. Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli. (Lc 10,17-24)

Schegge di vangelo 03_10_2015
Vangelo

In quel tempo, i settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome». Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi. Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli». In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo». E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono». (Lc 10,17-24)

Un Vangelo pieno di gioia. I discepoli tornano contenti dalla loro missione, avendo vinto i demoni. Gesù vede Satana sconfitto e annuncia ai discepoli una gioia ancora più grande, che è quella di essere iscritti all’anagrafe del cielo. Poi esplode di gioia nella lode al Padre, che ha rivelato ‘queste cose’ ai piccoli. Infine, proclama la beatitudine la dei discepoli che vedono la meraviglia del Signore presente. Un fiume di gioia che va dalla terra al cielo e coinvolge anche noi, nella misura in cui partecipiamo agli stessi avvenimenti.