Tiziano, genio europeo
Roma celebra il genio di Tiziano Vecellio con un grande evento alle Scuderie del Quirinale. Da Venezia alla corte di Carlo V, la vita e l'arte del più europeo degli artisti italiani del Rinascimento. Quaranta capolavori in mostra fino al 16 giugno.
Professionalmente cresciuto accanto al grande Giorgione da Castelfranco, dal quale carpì i primi fondamentali segreti delle tecniche pittoriche, all’inizio del Cinquecento Tiziano Vecellio (Pieve di Cadore 1485/90-Venezia 1576) è già considerato uno degli artisti più promettenti della Serenissima. E incarichi prestigiosi da parte di una committenza colta e raffinata, affascinata dall’energia della sua pittura e dalla squisita padronanza del colore, gli procurano in breve tempo onori e fama.
Il profilo completo dell’artista, pittore europeo per eccellenza, è tracciato nel progetto espositivo romano che intende, attraverso il Vecellio, completare la rilettura della pittura veneziana e la riflessione sul ruolo da essa sostenuto nel rinnovamento della cultura in Italia e in Europa agli albori dell’epoca moderna. Dai suoi esordi, arricchiti anche dall’esperienza presso la bottega di Giovanni Bellini, passando per le grandi tele per i Dogi, fino ai lavori eseguiti per l’imperatore Carlo V, che lo proclama “primo pittore”, alle Scuderie del Quirinale è riproposta tutta la sua parabola artistica.
Le opere esposte, quaranta in tutto, si susseguono in ordine cronologico costruendo un percorso che si apre, simbolicamente, con l’autoritratto del Prado e si chiude con la grande tela della Punizione di Marsia dipinta dall’artista ormai novantenne, che dimostra quanto fosse davvero inesauribile la sua vena pittorica.
Riuniti grazie ad eccezionali prestiti dalle più importanti istituzioni museali, i dipinti evidenziano, attraverso confronti tematici iconografici, le novità da Tiziano introdotte nella impostazione e nella composizione delle scene, che interessano sia l’attività di pittore religioso che quella di ricercato ritrattista della nobiltà del suo tempo.
In mostra si dà anche conto dell’ultima, approfondita, campagna di indagine condotta su buona parte della produzione del maestro: i suoi esiti documentano, a partire dagli anni della formazione, l’evoluzione tecnica nella pittura del Vecellio e contribuiscono a chiarire maggiormente il rapporto tra le opere autografe e quelle di bottega.
La retrospettiva romana è, infine, l’occasione per intraprendere un Grand Tour dedicato all’artista nei territori che custodiscono abitualmente i suoi dipinti, coinvolti in una serie di iniziative, disseminate tra Roma, Ancona, Venezia, Firenze e Napoli, che ne sottolineano ulteriormente l’importanza e la bellezza, contribuendo a fare capire al pubblico l’eccezionalità dell’opera del maestro che un suo estimatore suo contemporaneo, Ludovico Dolce, diceva essere capace di fare convivere “la grandezza e terribilità di Michel Agnolo, la piacevolezza e venustà di Raffaello, et il colorito proprio della Natura”.
La mostra Tiziano è a Roma, alle Scuderie del Quirinale, fino al 16 giugno 2013. Info: 06-39967500.