Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santo Stefano a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Strane reazioni

Visto Gesù da lontano, accorse, gli si gettò ai piedi (Mc 5, 6)

Schegge di vangelo 04_02_2019

In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli giunsero all’altra riva del mare, nel paese dei Gerasèni. Sceso dalla barca, subito dai sepolcri gli venne incontro un uomo posseduto da uno spirito impuro. Costui aveva la sua dimora fra le tombe e nessuno riusciva a tenerlo legato, neanche con catene, perché più volte era stato legato con ceppi e catene, ma aveva spezzato le catene e spaccato i ceppi, e nessuno riusciva più a domarlo. Continuamente, notte e giorno, fra le tombe e sui monti, gridava e si percuoteva con pietre. Visto Gesù da lontano, accorse, gli si gettò ai piedi e, urlando a gran voce, disse: «Che vuoi da me, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Ti scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi!». Gli diceva infatti: «Esci, spirito impuro, da quest’uomo!». E gli domandò: «Qual è il tuo nome?». «Il mio nome è Legione – gli rispose – perché siamo in molti». E lo scongiurava con insistenza perché non li cacciasse fuori dal paese. C’era là, sul monte, una numerosa mandria di porci al pascolo. E lo scongiurarono: «Mandaci da quei porci, perché entriamo in essi». Glielo permise. E gli spiriti impuri, dopo essere usciti, entrarono nei porci e la mandria si precipitò giù dalla rupe nel mare; erano circa duemila e affogarono nel mare. I loro mandriani allora fuggirono, portarono la notizia nella città e nelle campagne e la gente venne a vedere che cosa fosse accaduto. Giunsero da Gesù, videro l’indemoniato seduto, vestito e sano di mente, lui che era stato posseduto dalla Legione, ed ebbero paura. Quelli che avevano visto, spiegarono loro che cosa era accaduto all’indemoniato e il fatto dei porci. Ed essi si misero a pregarlo di andarsene dal loro territorio. Mentre risaliva nella barca, colui che era stato indemoniato lo supplicava di poter restare con lui. Non glielo permise, ma gli disse: «Va’ nella tua casa, dai tuoi, annuncia loro ciò che il Signore ti ha fatto e la misericordia che ha avuto per te». Egli se ne andò e si mise a proclamare per la Decàpoli quello che Gesù aveva fatto per lui e tutti erano meravigliati. (Mc 5, 1-20)

Sembra strano che l'uomo posseduto dal demonio vada incontro a Gesù. Se è posseduto, perché Gli va incontro? Il motivo è molto semplice: nessuno, nemmeno il demonio, può opporsi alla volontà di Gesù di salvare tutti gli uomini. Anzi, quando il Signore comanda ai demoni di andare via, essi non possono che ubbidire chiedendo solo, in questo caso, di andare dentro una mandria di porci. Questo provoca la reazione degli abitanti che, preoccupati per aver perso i porci ed incuranti degli effetti positivi sull'uomo che è stato liberato dalla possessione, chiedono a Gesù di andarsene. Il Signore quindi se ne va, ma resta l'uomo guarito che ha un compito preciso: essere testimone dell'Amore di Dio. Così gli abitanti di quel luogo hanno una seconda possibilità di aprire il cuore a Cristo.