Si apre in Vietnam il 19 giugno il Giubileo della canonizzazione dei 117 martiri vietnamiti
I martiri beatificati da san Giovanni Paolo II nel 1988, di cui si celebra quest’anno il Giubileo, sono parte degli oltre 300.000 cattolici uccisi in Vietnam durante secoli di persecuzioni
Monsignor Joseph Nguyễn Chí Linh, arcivescovo di Hue e presidente della Conferenza episcopale vietnamita, ha annunciato che il prossimo 19 giugno avrà inizio in Vietnam un Giubileo speciale per celebrare i 30 anni della canonizzazione dei 117 martiri vietnamiti. Il Giubileo durerà fino al 24 novembre, giorno in cui quei martiri si festeggiano. Le cerimonie di apertura si terranno in tre luoghi storici in diverse province ecclesiastiche: Hà Nội, Huế and Sàigòn. I 117 martiri – 96 vietnamiti, 11 spagnoli, 10 francesi – sono stati beatificati dal san Giovanni Paolo II in San Pietro il 19 giugno 1988. “La persecuzione contro i cristiani – ricorda l’agenzia di stampa AsiaNews – è scoppiata in Vietnam quasi in contemporanea con il primo annuncio del Vangelo verso la metà del 16mo secolo. Ma ha raggiunto il suo picco durante la dinastia dei Nguyễn, l’ultima famiglia dinastica vietnamita. Il loro dominio è durato per 143 anni, a partire dal 1802, quando l’imperatore Gia Long è asceso al trono, dopo aver sconfitto la dinastia Tây Sơn. Durante quel periodo sono stati uccisi più di 300mila cattolici vietnamiti”. La situazione per i cristiani è migliorata solo con l’occupazione francese della regione, nel 1886. Ma – ricorda ancora AsiaNews che della persecuzione dei cristiani nel paese è costante testimone – “con l’era comunista vi sono state altre ondate di persecuzione. Fino ad oggi, la Chiesa in Vietnam non ha avuto la possibilità di raccogliere dati sull’esatto numero di persone uccise e di persone imprigionate per la loro fede durante il periodo comunista, che dura tuttora. Oltre alla persecuzione violenta, vi è pure un gran numero di cattolici che sono discriminati e marginalizzati a causa della loro fede”.