Servire il Signore o sé stessi?
Va' a metterti all'ultimo posto (Lc 14,10)
Un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo. Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: "Cèdigli il posto!". Allora dovrai con vergogna occupare l'ultimo posto. Invece, quando sei invitato, va' a metterti all'ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: "Amico, vieni più avanti!". Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato». (Lc 14,1.7-11)
L’umiltà può esser confusa con l’autocommiserazione. In realtà chi si commisera non lo fa perché è davvero umile, ma perché pretende che gli altri lo servano. In questo modo si sta comportando come i farisei, che servivano soltanto sé stessi ed erano schiavi del loro orgoglio. L’umiltà è piuttosto la scelta di chi decide di servire Dio, quindi di chi si rende un suo strumento. Chiedi con fiducia alla Madonna, che proclamò “grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente”, che ti illumini su come assomigliarle sempre più nell’umiltà.