Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santa Caterina d’Alessandria a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Serpente velenoso o guaritore?

Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo (Gv 3, 15)

Schegge di vangelo 26_04_2022

In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall'alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito». Gli replicò Nicodèmo: «Come può accadere questo?». Gli rispose Gesù: «Tu sei maestro di Israele e non conosci queste cose? In verità, in verità io ti dico: noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo ciò che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza. Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo? Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell'uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna». (Gv 3,7-15)

In un famoso episodio dell'Antico Testamento il serpente innalzato da Mosè nel deserto guariva dai morsi velenosi se si volgeva lo sguardo su di lui. Questa era una prefigurazione di Cristo sulla croce il quale, contemplato dai credenti, guarisce dal veleno del peccato. Quante volte al giorno volgi lo sguardo verso il crocifisso, in modo che ti salvi dal veleno della tentazione?