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Comunismo

Senza casa perché cristiani. Succede in Laos

15 famiglie e il loro Pastore sono state cacciate dal loro villaggio perché si erano convertite al Cristianesimo e adesso non hanno un posto in cui vivere

   

 

Nel nord est del Laos, paese governato da un partito unico comunista e con una popolazione in maggioranza buddista, gli abitanti di un villaggio della provincia di Luang Namtha, Mai, hanno espulso un Pastore e 15 famiglie che si erano convertite al Cristianesimo. Attualmente le famiglie cacciate non hanno un posto dove stare e le autorità locali stanno tentando di convincere gli abitanti del villaggio, molti dei quali appartengono alla minoranza etnica Akha, a superare divisioni e pregiudizi e riaccogliere le famiglie cristiane, ma gli sforzi di conciliazione non hanno ancora dato risultati. Il 7 febbraio funzionari dell’ufficio del Fronte Lao per lo sviluppo nazionale e altre autorità hanno convocato i cristiani e il capo del villaggio per indurli a trovare una soluzione, ma senza successo. Quello di Mai non è che l’ultimo di una serie di attacchi e abusi perpetrati contro i cristiani nonostante che la legge garantisca la libertà religiosa. In altre parti del paese, anzi, sono le autorità stesse che dovrebbero proteggere i cristiani a perseguitarli. Lo scorso agosto, ad esempio, le autorità del distretto di Xieng Ngeun hanno confiscato passaporti e carte di identità dei componenti di una famiglia cristiana dicendo che li avrebbero restituito solo se avessero rinunciato alla loro fede. Le autorità locali spesso conducono campagne contro i cristiani e quindi quello che è successo alle famiglie di Mai non è insolito. “Le autorità dovrebbero aiutare i poveri – ha spiegato a Radio Free Asia, che riporta la notizia, un cristiano della provincia di Lunag Namtha chiedendo l’anonimato per motivi di sicurezza – ma distribuiscono i generi di prima necessità ai cristiani solo se abiurano. Dicono che il Cristianesimo è una religiose straniera, la religione degli Occidentali che sono nostri nemici”. Succede anche che dei crimini contro i cristiani restino impuniti. Nel febbraio del 2022 una chiesa è stata data alle fiamme nella provincia di Savannakhet e gli autori non sono stati individuati e puniti. Lo scorso ottobre un Pastore è stato trovato morto con segni di torture sul corpo e nessuno è stato arrestato.