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Borgo Pio
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MESSE CREATIVE

Sei diocesi contro le danze liturgiche di padre Galliano

Un comunicato di sei vescovi ricorda ai fedeli che non è possibile partecipare alle celebrazioni (illecite) di padre Giuseppe Galliano, caratterizzate da «numerosi abusi in ambito liturgico e dottrinale». Dalla Messa cantata alla Messa ballata il passo è breve.

Borgo Pio 27_10_2022

Un comunicato congiunto delle diocesi di Milano, Monreale, Novara, Roma, Salerno e Palermo, datato 13 ottobre, comunica a tutti i fedeli «che le azioni liturgiche compiute da padre Giuseppe Galliano, anche in luoghi diversi dagli edifici di culto, avvengono in violazione delle norme canoniche e delle disposizioni della competente autorità ecclesiastica».

Dimesso lo scorso 17 maggio dal suo ordine (i Missionari del Sacro Cuore), il religioso «continua a celebrare l’eucarestia, o altre azioni liturgiche e devozionali, in luoghi privati, reiterando numerosi abusi in ambito liturgico e dottrinale, che gli abbiamo più volte contestato personalmente». La ragione dei provvedimenti, esposta più avanti, è che tali celebrazioni «mettono a repentaglio la vita spirituale di credenti e non credenti, a motivo di una predicazione e di una pratica liturgica e devozionale che corrompe la fede cristiana con elementi presi da forme di spiritualità incompatibili con essa».

Ciononostante padre Galliano non demorde: «Siamo in Italia e grazie a Dio in Italia c’è libertà di parola posso affittare un locale e parlare alla gente. Lo possono fare i testimoni di Geova e perché io no? Consideratemi un prete “free lance”». Più che altro, a giudicare dai video di qualche sua funzione a dir poco creativa, lo si definirebbe free... dance!