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VISIONI

Se sei così ti dico sì

Un film d’autore, leggero, con alcune scene decisamente comiche e un tono delicatamente malinconico...

Visioni 23_04_2011
Se sei così ti dico sì


sentieri

Regia: Eugenio Cappuccio; Interpreti: Emilio Solfrizzi, Belen Rodriguez, Iaia Forte

Uno legge il nome di Belen Rodriguez tra gli interpreti e storce il naso, pensando alla solita bonona che deve unicamente mostrare le sue grazie in una commediaccia senza né arte né parte. E invece la bella sorpresa è che Se sei così ti dico sì, a parte il titolo nonsense, è un film d’autore interessante: leggero, con alcune scene decisamente comiche (l’esordio sul molo in dialetto brindisino farà ridere anche chi il pugliese non lo capisce) e un tono delicatamente malinconico, che ben si adatta alla figura di un invecchiato Emilio Solfrizzi.

Tratto da un’idea di Antonio Avati (il fratello produttore del regista, e di questo film) e diretto da Eugenio Cappuccio (del trio Cappuccio/Gaudioso/Nunziata che esordì con Il caricatore), il film ha per protagonista Piero Cicala, cantante dal successo di una sola estate degli anni 80, con “Io te e il mare”: occhiali da sole, capello fluente, giacca e pantaloni tempestati di bottoni madreperla, Cicala ha venduto ottocentomila copie del disco, ma il successo se n’è andato così come’era arrivato. Ora, con la chioma rada e la pancetta, fa il cameriere nel ristorante della ex moglie, ma all’improvviso il passato si ripresenta, nella forma di un invito alla trasmissione di Carlo Conti sulle vecchie glorie.

Belen invece interpreta Talita Cortès, una diva che mette al primo posto i soldi, e che si incontrerà casualmente con Cicala nell’albergo romano dove lei risiede e dove lui alloggia in attesa della trasmissione. Divertita dal personaggio di Piero e dal gossip delle trasmissioni tv che insinuano una possibile love-story tra lei e il cantante, decide di stare al gioco e di portarsi Piero nel Texas, dove sta andando a incontrare un’amica. Il gioco dei contrasti tra i due (lui uomo di provincia, lei donna di mondo; lui che vorrebbe cantare canzoni meno commerciali, lei che in tutto vede possibilità di pubblicità e guadagno) non è uno spunto nuovo, ma è ben giocato, per lo meno dalla parte di Cicala; il ripensamento di Talita a sentimenti meno venali sembra un po’ più moraleggiante e sbrigativo.

Bravi comunque gli interpreti: Solfrizzi è un attore che ha già dato più volte buona prova di sé; Belen Rodriguez, pur continuando a mostrarsi da tutti i lati, dimostra di avere un talento su cui lavorare. E  anche i comprimari brindisini e l’ex moglie Iaia Forte danno quell’idea di strapaese che “tiene su” il film quando serve e porta tutto il pubblico a tifare per Piero.


  • World Invasion

(Regia: Jonathan Liebesman; interpreti: Aaron Eckhart, Michelle Rodriguez, Ramon Rodriguez, Bridget Moynahan; genere: Azione; durata: 120 min.)
Niente di nuovo sotto il sole: arrivano gli alieni e ammazzano tutti, un drappello di coraggiosi resisterà a tutti costi. Nessuna ironia (e passi), ma anche la storia e i dialoghi probabilmente sono da cercare su un altro mondo.

  • Cappuccetto Rosso Sangue

(Regia: Catherine Hardwicke, interpreti: Amanda Seyfried, Gary Oldman, Billy Burke, Shiloh Fernandez, Max Irons; genere: thriller; durata: 99 min.)
Cappuccetto Rosso diventa horror, in una storia dove si mischiano amori frustrati, licantropi ed esorcisti (Gary Oldman, nei panni di un prete/esorcista/inquisitore, e ovviamente malvagio). Poca tensione, molto splatter. Un bravo papà che racconta la sera Cappuccetto Rosso ai suoi bambini può essere senza dubbio molto più efficace e memorabile.

  • El cantante

(Regia: Leon Ichaso; interpreti: Marc Anthony, Jennifer Lopez, John Ortiz, Vincent Laresca, Federico Castelluccio; genere: biografico; durata: 110 min.)
La storia del più grande “salsero” portoricano e la fama raggiunta a New York, non immune da droga, affari sporchi e molte donne. Marc Anthony rende omaggio a un maestro insieme alla moglie Jennifer Lopez, in un film imperdibile per ogni appassionato di musica latina.