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OCCHIO ALLA TV

Santoro addio

Non poteva mancare un ultimo accorato e polemico monologo da parte di Michele Santoro, che ieri sera ha chiuso la sua avventura alla conduzione di “Annozero” (giovedì, RaiDue ore 21.05) fra le braccia di mamma Rai.

Occhio alla Tv 10_06_2011
Non poteva mancare un ultimo accorato e polemico monologo da parte di Michele Santoro, che ieri sera ha chiuso la sua avventura alla conduzione di “Annozero” (giovedì, RaiDue ore 21.05) fra le braccia di mamma Rai. Stando a quanto si è appreso nei giorni scorsi, il giornalista è in procinto di trasferirsi a La7, dove avrà spazio libero per continuare a fare informazione come piace a lui.
Non è ancora detto che non lo vedremo più sulle reti della tv pubblica, in quanto l’accordo trovato con i vertici di viale Mazzini lascerebbe aperte le porte a qualche forma di collaborazione. Ma è certo che l’addio avviene all’insegna di quei toni caldi e tesi che spesso hanno segnato il rapporto fra Santoro e la Rai.

Ieri sera, nella puntata del congedo, il giornalista ha ripercorso le vicende salienti della sua carriera nella tv di Stato, ha rivendicato con orgoglio di averne fatto parte per molto tempo, non ha perso l’occasione per bacchettare ancora una volta i vertici aziendali.

“Annozero” è una trasmissione che ha garantito alla tv pubblica introiti assai maggiori dei suoi costi e questo sarebbe un argomento sufficiente per non rinunciarvi. Evidentemente, sull’epilogo della vicenda hanno prevalso ragioni personali e in larga misura anche motivazioni politiche.
I fan dello stile Santoro porteranno in dote a La7 un po’ di audience. Alla Rai resta il compito di garantire spazi di approfondimento informativo non faziosi e all’insegna di un vero pluralismo, secondo la missione del servizio pubblico.