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L'ITINERARIO

San Marco in Sicilia

Tra Messina e Palermo c'è uno dei borghi più belli d'Italia, un luogo suggestivo in una posizione straordinaria.

Visto e mangiato 28_04_2012
San Marco

opera arteTorniamo al sud, e precisamente in Sicilia, per segnalare un piccolo comune che è inserito nella lista dei borghi più belli d’Italia, e che magari possiamo visitare in occasione delle presenti festività civili.
L’occasione è il ricordo di San Marco, la cui ricorrenza cade il 25 aprile. San Marco dà il nome a questo splendido paese e, insieme a san Nicola, ne è il santo patrono.

Per raggiungere San Marco d’Alunzio, situato tra Messina e Palermo, bisogna salire sul massiccio del monte Castro fino ad un altezza di circa 500 metri sul livello del mare, tra le vallate formate dal torrente Rosmarino e dal torrente Platanà. Una posizione che permette oggi di ammirare uno straordinario panorama sul mare, godendo del clima fresco dei monti Nebrodi, ma che fin dall’antichità costituiva un importante luogo di vedetta.

L’attuale San Marco è infatti una fondazione greca, come testimonia il nome originario, Alontion, poi latinizzato in Haluntium. Saranno poi i normanni a consacrare il borgo a San Marco e a mutarne il nome alla fine dell’XI secolo, quando Roberto il Guiscardo vi fece costruire l’imponente castello di cui oggi possiamo ammirare i ruderi sulla cima di Monte Rotondo, la parte più alta dell’abitato. Dal castello si poteva controllare la costa tirrenica da Cefalù a Capo d’Orlando, riuscendo anche a scorgere le Isole Eolie. Oggi è il punto ideale per cominciare una vista del borgo, perdendosi nei suggestivi vicoli medievali e visitando le oltre venti chiese cittadine, che conservano al loro interno inaspettati capolavori d’arte  e testimoniano di una storia e una fede millenaria.

Potendone segnalare solo alcune vi ricordiamo la chiesa dell’Annunciata, che sorge sui resti di un tempio pagano proprio all’inizio del paese. Le sue pareti documentano il trascorrere del tempo e degli stili e all’interno presenta brani di affreschi bizantini come opere rinascimentali, tra le quali emerge una bellissima statua della Vergine in marmo di Carrara.

All’età normanna risale invece la chiesa di Santissimo Salvatore, eretta nel XII secolo. All’interno vanno notati i capitelli romanici, mentre la facciata è stata rifatta nel XVII secolo.
Continuando il percorso per le vie cittadine si giunge alla chiesa matrice, dedicata ovviamente ai santi patroni, Marco e Nicola. L’edificio, costruito alla fine del Cinquecento, è realizzato nella particolare pietra locale, il pregiato marmo San Marco dalle calde tonalità rossastre, e domina il cuore della parte medievale del borgo. Proprio con il marmo che porta il nome del santo patrono del paese è scolpito un pregevole fonte battesimale, mentre in nobile marmo bianco di Carrara sono realizzate due notevoli statue dell’evangelista e del copatrono san Nicola.
Con i suoi piccoli ed interessanti musei, i resti archeologici antichi, le chiese, le abbazie e i monumenti civili San Marco D’Alunzio è una vera sorpresa per tutti color che lo scoprono, una della tante meraviglie poco conosciute del territorio italiano.


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A MESSINA
CONSIGLIA


Per gli acquisti golosi:
A Messina spesa golosa alla Pasticceria Fratelli De Grazia (tel 090343343 – piazza Municipio1) dove è imperdibile la pignolata, dolce tipico messinese a base di farina uova strutto alcol puro e limone. E i cedrini, paste di mandorle con un goloso ripieno di cedro. E a La Nuova Pasticceria Venuti (via Cannizzaro – tel. 090661786)  dove potrete acquistare torte, brioche, pasticcini e panini con diverse farciture

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Alla cantina Palari (loc. S. Stefano Briga - tel. 090694281) di Messina,di Salvatore Geraci, architetto oggi vignaiolo, produttore cui si deve la non scomparsa della doc Faro, che vent’anni fa aveva rischiato l’estinzione. Grande il suo Faro Palari, rosso da uve nerello mascalese, cappuccio, nocera, dal colore rubino con note granata, di ottima consistenza, dal profumo di cacao, tabacco, spezie, dal gusto caldo e di struttura, da abbinare a agnello al forno, selvaggina, formaggi stagionati.
 
Per mangiare:
La sosta sarà a Casa Grugno (via Santa Maria dei Greci  - tel 0942/21208) a Taormina (ME) dove si può degustare: caponata con pesce e cioccolato; tortelli ripieni di ricotta con pomodori canditi e masolino; spaghettoni con pelati di datterini di Comiso e cime di rape; cuore di baccalà con fave; filetto di spigola di mare con ghiotta di patate, capperi di Pantelleria e olive; minestrone di frutta e verdura con sorbetto al Chinotto.

Per dormire:

All'Antica Filanda  (contrada Raviola - tel. 0941/919704) di Capri Leone, nel suggestivo scenario naturale del Parco dei Nebrodi, nell’entroterra, L’hotel, imponente, lvi ospiterà con le sue 16 camere, spaziose ed elegantemente arredate in stile antico con mobili in legno di puro ciliegio massello. Di pregio anche il ristorante interno, posto romantico, con tanti coperti e un menu di terra e di mare. Al piano di sotto, ampi spazi, il giardino con la piscina e un panorama che guarda il mare.