San Benedetto del Tronto: la contemplazione non va in ferie
Anche le bellezze artistiche e naturali possono elevare lo spirito, ricorda mons. Bresciani rivolgendosi ai turisti che visiteranno il territorio della diocesi adriatica.
Lo spirito non va in vacanza, anzi la pausa di riposo fisico dal lavoro può essere l'occasione per ristorarsi anche interiormente. È un tema spesso ricordato anche dai pontefici e da alcuni vescovi, specie nei luoghi di maggiore affluenza turistica.
Mons. Carlo Bresciani, vescovo di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto, ha rivolto una lettera a tutti coloro che trascorreranno le vacanze nella diocesi adriatica, per ricrearsi tra la bellezza artistica e naturale di cui il territorio (come pressoché tutta la penisola) è disseminato. Esordisce a metà tra cicerone e ospitale padrone di casa: «avete la possibilità di godere delle belle spiagge, degli stupendi paesaggi delle nostre colline e delle nostre montagne e, se volete, visitare anche la rete dei Musei Sistini per gustare il bello dell’arte. Siamo lieti di offrirvi la possibilità di visitare le chiese e i musei nei quali sono conservate le opere della creatività della nostra gente, ispirata da sempre da un forte sentimento religioso».
Non solo turismo: mons. Bresciani ricorda che «fermarsi a contemplare la bellezza del paesaggio o dell’arte rasserena ed eleva il nostro spirito: essa è un piccolo riflesso di Colui che è il Creatore e che l’ingegno artistico ha cercato di comunicare a noi con l’opera delle sue mani». Insomma, il bello è lo splendore del vero: un potenziale sempre più da riscoprire nell'epoca in cui sembra più disposto a sentir parlare del vero, ma molti continuano a restare affascinati dal richiamo del bello.