Salvo il sacerdote ferito la vigilia di Natale in Nigeria
Don Raymond Njoku era stato ferito gravemente da uomini armati che intedevano rapirlo a scopo di estorsione
Si sta riprendendo e presto tornerà a casa don Raymond Njoku, ferito gravemente a colpi di arma da fuoco in Nigeria la vigilia di Natale. Don Raymond è il viceparroco della chiesa di San Kevin di Ogbaku che fa parte della diocesi di Owerri, nello stato meridionale di Imo. La sera del 24 dicembre, stava tornando a casa quando, verso le 20.00, dei malviventi hanno aperto il fuoco contro la sua auto. Secondo alcune fonti, a salvargli la vita è stato il fatto di essersi finto morto. Si ritiene infatti che gli aggressori intendessero rapirlo a scopo di estorsione e, credendolo morto, se ne sono andati. Dalle testimonianze raccolte sembra che poco prima gli stessi malviventi avessero tentato di sequestrare un’altra persona, ma avevano fallito. Subito soccorso, don Raymond è stato portato in un vicino ospedale privato dove è stato operato con successo. A dare la buona notizia è stato monsignor Lucius Iweejuru Ugorji, arcivescovo di Owerri. Don Raymond è l’ultimo di una serie di religiosi vittime nel 2025 delle bande armate che vivono di sequestri a scopo di estorsione, come lui rapiti non in odium fidei, ma confidando che il riscatto verrà pagato dalla loro Chiesa, se non potranno farlo le famiglie. Quasi sempre i religiosi rapiti vengono liberati dopo il pagamento del riscatto, ma qualcuno purtroppo non fa più ritorno. Uno degli ultimi sequestrati, Edwin Achi, un Pastore delle Chiesa anglicana, è stato ucciso dopo una lunga trattativa per l’ammontare del riscatto e dopo un mese di prigionia. Era stato rapito il 28 ottobre nello stato di Kaduna insieme alla moglie e alla figlia. Dapprima i rapitori avevano chiesto un riscatto elevato, 600 milioni di naira (pari a circa 416.000 dollari), scesi poi a 200 milioni. Ma la trattativa è fallita. La moglie e la figlia sono tuttora prigioniere.

