Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi

UE

Risoluzione Estrela rimandata in Commissione

La proposta di risoluzione Estrela avrebbe introdotto una serie di regole europee contro la famiglia naturale. Su richiesta del conservatore britannico Ashley Fox, dopo un voto burrascoso, il testo è stato rinviato in Commissione per un riesame.

Famiglia 24_10_2013
Edite Estrela

Strasburgo. Nel corso di una seduta parlamentare alquanto tumultuosa, nel primo pomeriggio di martedì 22 il Parlamento europeo ha rispedito al mittente (la notoriamente progressista commissione parlamentare per i diritti della donna e l’uguaglianza di genere) il Rapporto di Edite Estrela (Socialisti & Democratici) sulla salute e i diritti sessuali e riproduttivi.

Questo documento, come ha spiegato con dovizia di particolari Tommaso Scandroglio, conteneva – tra l’altro – la promozione dell’educazione sessuale fin dalla prima infanzia ed una forte spinta agli stati membri dell’UE a garantire l’aborto come se fosse un diritto umano... Gli eurodeputati delle sinistre e la lobby pro-aborto molto ascoltata a Bruxelles, pensavano di far passare tale rapporto senza troppo rumore, tanto che molti osservatori ne davano per certa l’adozione.

Inaspettatamente, ciò che è successo è dell’ordine di quegli eventi che superano la stessa storia umana, se si pensa, del resto, che martedì ricorreva la memoria del Beato Giovanni Paolo II. Un nutrito sit-in pro-life, composto da gruppi di tedeschi e francesi, si è fatto sentire con forza davanti alla sede del Parlamento di Strasburgo. Chiunque entrava, deputati in primis, poteva sentire e leggere il chiaro “Estrela No!”.

L’attività incessante di organizzazioni come la Federazione europea delle associazioni familiari cattoliche (FAFCE) ha fatto il resto: è stato chiarito a tutti i membri del parlamento europeo come l’aborto non rientri affatto tra le competenze dell’UE e in 12 punti sono state loro spiegate le buone ragioni per rifiutare questo rapporto.

Appena prima del voto, Ashely Fox, deputato conservatore britannico, ha chiesto il rinvio del testo in Commissione. Le sinistre hanno protestato con forza ed il presidente del gruppo dei socialisti e democratici, l’austriaco Hannes Swoboda, si è spinto a mentire affermando che questa richiesta non era possibile. La presidenza, tuttavia, ha messo al voto la richiesta, come da regolamento: 351 contro 319 deputati si sono espressi a favore del rinvio in commissione. Gli eurodeputati italiani hanno seguito i loro gruppi parlamentari, tranne le vistose astensioni di Tatarella (Ppe), Costa e Prodi (S&D) e l’inspiegabile parere negativo al rinvio di Speroni (Efd – Lega Nord). In attesa delle prossime elezioni europee di maggio 2014, appare importante seguire le scelte politiche dei nostri rappresentanti a Strasburgo, specialmente in questioni che toccano tanto direttamente la vita umana.

Probabilmente, sentiremo ancora parlare di questo rapporto Estrela. Infatti, si tratta soltanto di un rinvio e non di una bocciatura definitiva. Ma è chiaro che il tempo permetterà una più lunga discussione su questo testo e di mettere alla luce le contraddizioni e le assurdità che esso contiene. Se è vero che non si tratta di un rapporto vincolante per gli stati membri dell’UE, la sua approvazione darebbe un argomento politico a favore della cultura della morte e renderebbe la dignità umana in Europa ancora più minacciata.