Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Pascasio Radberto a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Quattro (più uno)

Se fossi io a testimoniare di me stesso, la mia testimonianza non sarebbe vera (Gv 5, 31)

Schegge di vangelo 04_04_2019

In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «Se fossi io a testimoniare di me stesso, la mia testimonianza non sarebbe vera. C’è un altro che dà testimonianza di me, e so che la testimonianza che egli dà di me è vera. Voi avete inviato dei messaggeri a Giovanni ed egli ha dato testimonianza alla verità. Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché siate salvati. Egli era la lampada che arde e risplende, e voi solo per un momento avete voluto rallegrarvi alla sua luce. Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato. E anche il Padre, che mi ha mandato, ha dato testimonianza di me. Ma voi non avete mai ascoltato la sua voce né avete mai visto il suo volto, e la sua parola non rimane in voi; infatti non credete a colui che egli ha mandato. Voi scrutate le Scritture, pensando di avere in esse la vita eterna: sono proprio esse che danno testimonianza di me. Ma voi non volete venire a me per avere vita. Io non ricevo gloria dagli uomini. Ma vi conosco: non avete in voi l’amore di Dio. Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi accogliete; se un altro venisse nel proprio nome, lo accogliereste. E come potete credere, voi che ricevete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene dall’unico Dio? Non crediate che sarò io ad accusarvi davanti al Padre; vi è già chi vi accusa: Mosè, nel quale riponete la vostra speranza. Se infatti credeste a Mosè, credereste anche a me; perché egli ha scritto di me. Ma se non credete ai suoi scritti, come potrete credere alle mie parole?». (Gv 5, 31-47)

Poiché Gesù è Dio la Sua autorità sarebbe sufficiente per conferire valore alle Sue parole, ma il Signore previene la possibile obiezione dei Giudei, i quali affermavano che in un giudizio davanti ad un tribunale non era sufficiente la testimonianza di una sola persona. Gesù chiama quindi a Suo favore quattro testimonianze: Giovanni il Battista, i miracoli operati da Gesù stesso, il Padre e l'Antico Testamento. Per noi vale un'ulteriore testimonianza: duemila anni di storia della Chiesa, i quali dimostrano che, nonostante i suoi nemici abbiano cercato in tutti i modi di distruggerla, le porte degli inferi non hanno prevalso, come aveva profetizzato Gesù.