Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santa Caterina d’Alessandria a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Quale calcolo?

Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo. (Lc 14,25-33) 

Schegge di vangelo 04_11_2015
Vangelo

In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro: «Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo. Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”. Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace. Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo». (Lc 14,25-33)

Gesù si trova circondato da una folla numerosa. Tutti gli vanno dietro. Forse Egli si volta a dire: “Bravi tutti”? Qual è la sapienza del discepolo? Secondo quali calcoli dobbiamo muoverci? Ci mettiamo a tavolino con il geometra o con il contabile, per aggiustare le misure e far tornare i conti? Gesù ci intercetta in modo deciso e taglia ogni aggiustamento: Egli vale più del padre, della madre e di tutti i familiari. Vale più della roba e più della vita. Su questo calcolo e su questa decisione si muove il discepolo. San Carlo ne dà testimonianza.