Pugni maschili contro le donne
Due pugili maschili gareggeranno contro le donne. Un pugno di un uomo è 162% più potente di quello di una donna.
Parliamo ancora di Olimpiadi. L’algerino Imane Khelif (nella foto) e il taiwanese Lin Yu-ting sono due pugili che saliranno sul ring incontrando delle donne, tra cui la nostra italiana Angela Carini. Entrambi sono stati riconosciuti come maschi nei campionati mondiali del 2023 che si erano svolti a New Delhi ed erano stati squalificati.
Ma il Comitato Internazionale Olimpionico li ha invece accettati come donne anche se non hanno effettuato la transizione. Ma anche se l’avessero effettuata, il regolamento non li avrebbe fatti gareggiare con le donne. Ed è per questo motivo che il nuotatore americano Lia Thomas o il pesista neozelandese Laurel Hubbard – entrambi transessuali – non sono riusciti a partecipare alle Olimpiadi.
Un pugno di un uomo è 162% più potente di quello di una donna. La nostra Carini non solo rischia di perdere ingiustamente, ma rischia anche di farsi male seriamente. Questo sì che è maschilismo.